La notizia è giunta inaspettata, oggi i Broncos hanno rilasciato il cb Champ Bailey, dopo 10 anni in squadra. Bailey, 35 anni, era il giocatore con più anni di anzianità della squadra, arrivato 10 anni fa con la blockbuster trade che portò Clinton Portis ai Redskins.
Il 12 volte convocato al Pro Bowl è reduce dalla sua peggior stagione in carriera, minata da continui infortuni che l’hanno tenuto spesso fuori dal campo e l’hanno condizionato quando è stato della partita (di oggi la dichiarazione del suo agente che svela il fatto che Bailey abbia giocato infortunato durante l’anno scorso). Era all’ultimo anno di contratto e se pareva a tutti ragionevole che i 10 milioni dovuti per il 2014 fossere troppi, i rumors davano come possibile una ristrutturazione del contratto, magari allungandolo di un anno e dimezzando lo stipendio.
Ipotesi che pare Elway e i Broncos non abbiano preso in considerazione. Sul tavolo non ci sono state offerte per Bailey ma solo i saluti e i tanti e doverosi ringraziamenti per tutto quello che ha dato ai Broncos in questi anni. Professionista esemplare, sul campo e fuori, ha insegnato a tanti giovani cosa vuol dire essere un professionista, diventando ben 8 volte capitano della squadra e uno dei giocatori più rispettati dai compagni e dagli avversari. Mai una dichiarazione fuori posto, mai uno buffonata nonostante per anni sia stato di gran lunga il miglior cornerback della lega, non si sono mai visti atteggiamenti fuori posto. Un grande giocatore e un bravo ragazzo. La fortuna degli allenatori.
Ma l’era del salary cap produce soprattutto casi come questi. Se sbagli una stagione e le tue primavere sono ben oltre sopra le 30 è facile uscire dal progetto. Non è una lega riconoscente e dal punto di vista tecnico-economico non c’è nessun dubbio che il rilascio sia una soluzione più che corretta. Il suo rendimento, in fase calante, non giustificava i 10 milioni di contratto e i Broncos hanno preferito voltare pagina. Sarebbe stato umiliante per tutti chiedergli di giocare per 2-3 milioni, quello che forse è il suo attuale valore.
Meglio salutarsi ora e rimanere innamorati del giocatore nella sua fase migliore, aspettandolo per il ritiro (i famosi contratti da 1 giorno) e per l’ingresso sicuro nella hall of fame. L’unico vero rimpianto è stato quello di non essere riusciti a vincere insieme. Il super bowl appena passato sembrava l’occasione giusta ma è andata male.
Grazie di tutto campione.