Archive for November 2013

Manning contro Brady

Peyton-Manning-Tom-BradyOgni volta che questi due qb si affrontano, tutte le altre storie intorno alla partita diventano secondarie. Il record stagionale, la vittoria della division, le performance degli altri giocatori, passano in secondo piano e la partita è tutta nella sfida tra Peyton Manning e Tom Brady, due dei più grandi qb degli ultimi 10 anni e probabilmente di sempre. Chi vince la sfida tra i due, porta a casa la partita, quasi sempre. Domenica la sfida è stata vinta da Tom Brady, più preciso e più in controllo del match che è stato in grado di portare la W dalla parte dei suoi New England Patriots. La sua reazione dopo un inizio disastroso è stata degna di un fuoriclasse. I primi tre possessi di Brady si sono chiusi con tre fumble dei Patriots, che hanno permesso ai Broncos di portarsi in vantaggio nel punteggio sfruttando le ottime posizioni di campo. Nella ripresa però il leader dei Patriots ha ribaltato il match, recuperando ben 24 punti e portandosi fino al 31-24 con esecuzioni precise e approfittando di tutti gli spazi che la difesa dei Broncos concedeva. Manning dall’altra parte del campo è parso un po’ meno preciso del solito, ha sicuramente sofferto il grande freddo del Gillette Stadium, – 6 gradi e con vento gelido oltre i 30 km/H e le difficoltà si sono viste anche quando la squadra metteva punti a tabellone nel primo tempo. Il suo tabellino racconta di solo 150 yards lanciate con 19 completi su 36, percentuale tra le peggiori dall’inizio della stagione. Due le mete realizzate contro un intercetto, per un qb rating finale non esaltante di 70.4 punti. Brady ha risposto con 344 yards lanciate, 34 passaggi completati su 50 e 3 td senza intercetti, con qb rating 107.4  ma numeri a parte si è dimostrato un grande campione soprattutto dal punto di vista mentale. Senza un grandissimo gruppo di stelle a ricevere i suoi palloni è riuscito a trovare i punti deboli, come l’assenza di Rodgers-Cromartie nella ripresa, per mettere in cascina yards dopo yards e infilare 4 td nella ripresa. A lui la palma di vincitore morale dello scontro tra i due qb.

Inizio col botto

L’inzio di partita aveva lasciato sperare un ben altro risultato finale per i Broncos. La difesa è partita alla grande causando subito tre fumble nei primi tre drive dei Patriots, il primo dei quali riportato direttamente in endzone da Von Miller per il 7-0 iniziale. Poche azioni dopo lo stesso Von Miller si ripete, tempAP517128175571--nfl_mezz_1280_1024causando questa volta il fumble di Tom Brady, che viene recuperato da Terrance Knighton sulle 23 yards offensive per i Broncos, che ci mettono pochissimo a realizzare con Moreno il secondo td di giornata. Drive successivo e altro fumble, questa volta del rb Blount che viene colpito dalla safety Ihenacho e il pallone è recuperato da Trevathan. Terzo drive offensivo dei Broncos che finisce a punti grazie al field goal di Matt Prater dalle 27 yards. Non ci poteva essere inizio migliore, con l’attacco che trova ancora il field goal più tardi nel secondo quarto e la difesa che continua a mettere pressione su Brady causando ancora un fumble, questa volta recuperato dai Patriots. La partita sembra segnata, il risultato è di 24-0 e i Patriots giocano già il quarto down alla mano, senza convertirlo e dando di nuovo la palla ai Broncos. Nonostante il vantaggio però, le sensazioni non sono del tutto positive. L’attacco non sta giocando bene, i lanci di Manning non sono per nulla precisi e arriva anche qualche errorino dei ricevitori che però sono quasi sempre marcati molto da vicino dalla difesa dei Patriots. Il vantaggio è sicuramente frutto di “episodi” e della grande prova difensiva più che di un vero dominio di squadra. C’è la sensazione che la partita sarà ancora lunga.

Turning point

Il punto di svolta del match avviene a 10 secondi circa dalla fine del secondo quarto. I Patriots vanno al punt e i Broncos hanno ancora qualche secondo per provare ad allungare il vantaggio prima che il secondo tempo si riapra con la palla in mano ai Patriots nella ripresa. Sul punt Trindon Holliday si trasforma, come a volta gli capita, nel fratello scarso di quello che è in grado di strabiliare e perde il pallone sulla ricezione, nella mischia ne escono i Patriots con la palla in mano in una posizione di campo che può permettere a  Brady di provare, senza rischiare nulla, il lancio in endzone. Cosa che puntualmente avviene, ed è qui che succede il fattaccio. Il lancio è corto e lontano da ogni ricevitore, Dominque Rodgers-Cromartie si lascia ingolosire dalla possibilità di intercettare la palla e si tuffa in un tentativo di inutile (se non per le statistiche) intercetto a terra, che si trasforma in un infortunio alla spalla e pallone che cade incompleto. Il cb fino a questo momento in stagione vera stella delle secondarie e che anche in questo match stava giocando strabene, non rientrerà in campo nella ripresa a causa dell’infortunio e Brady da quel momento in poi decide di punire Webster, il suo sostituto, individuato come anello debole della difesa.

Secondo tempo da incubo

A complicare le cose ci si mette poi il solito fumble dei running back dei Broncos, Montee Ball che stava giocando comunque molto bene, perde un pallone sanguinoso dopo un contatto col difensore avversario e la palla è recuperata dalla difesa. Brady non si lascia scappare l’occasione e guida il drive da td chiuso pochi giochi dopo con una corsa in td del rb Bolden. Punteggio sul 24-14 e inerzia che comincia a cambiare passando dalla parte dei padroni di casa. I Broncos fanno di tutto per rallentare il ritmo, correndo a ripetizione e cercando di far perdere il ritmo a Brady lasciandolo in panchina. La tattica funziona si e no, Moreno mette insieme ottime corse e macina yards, ma non si può solo correre e il gioco sui passaggi non riesce a supportare quello sulle corse. Manning viene placcato su un terzo down subisce un sack con fumble che per fortuna lui stesso riesce a recuperara, ma l’attacco si inceppa. Brady   temp131124_Christus09--nfl_mezz_1280_1024ormai è lanciatissimo e in due passaggi raggiunge di nuovo l’endzone per il td del 24-21 realizzato dal TE Gronkowski. Ora la bilancia pende tutta dalla parte di New England che mette la freccia e nel quarto periodo supera i Broncos nel punteggio sfruttando un altro turnover, questa volta un intercetto lanciato da Manning e messo a segno da L. Ryan. La partita sembra sfuggire di mano e i Patriots allungano ancora con un field goal portanto il risultato sul 31-24 e facendo credere che ormai i Broncos abbiano mollato dal punto di vista psicologico più che fisico. In realtà la reazione che non ti aspetti più arriva e i Broncos riescono a pareggiare con un bel drive, l’unico del secondo tempo, fatto di passaggi corti e di corse, e chiuso con il TD di D. Thomas a 3 minuti dalla fine. La partita si trascina senza altre emozioni ai supplementari. I Broncos vincono il sorteggio ma l’equilibrio sembra regnare nell’overtime. Le difese riescono a contenere gli attacchi e il gioco si ingolfa un po’ arrivando al punt nei primi 4 drive e consumando tempo sul cronometro. Nel secondo punt dei Patriots però si decide la partita. Welker è l’uomo destinato a ricevere il pallone, all’ultimo momento segnala di non ricevere il pallone e si allontana facendo rimbalzare la palla, che però va a sbattere sulle gambe di Tony Carter che stava bloccando un giocatore dello special team avversario. A quel punto la palla diventa giocabile e libera e i Patriots sono i primi a ricoprirlo in una zona perfetta per segnare, pochi giochi dopo, il field goal decisivo che consegna la vittoria a Brady e compagni. La fine peggiore per una delle più belle ed incerte partite di questa stagione NFL e un modo un po’ casuale di decidere la sfida tra i due campioni Manning e Brady. Se le premesse restano queste però, è probabile che non sai l’ultimo confronto fra i due in stagione, i playoff li aspettano.

MHC MVP – Knowshon Moreno 37 corse per 224 yards (record in carriera), 6.1 ypc, 1 TD

L’atteso confronto

temp131117_Bakke12--nfl_mezz_1280_1024Finalmente è arrivato il momento del confronto con i sorprendenti Kansas City Chiefs, vera rivelazione dell’anno che stanno impressionando tutta la lega e che hanno dalla loro il miglior record NFL, 9-0 e sono l’unica squadra ancora imbattuta. L’attesa è grande perchè i Broncos, alla vigilia della stagione nettamente favoriti per dominare la AFC West, si trovano al momento a inseguire e una sconfitta complicherebbe molto la situazione in vista dei playoff. C’è molta curiosità intorno a questo match, bisogna capire se entrambe le squadre sono veramente così forti, oppure hanno fatto un buon cammino fin qui aiutati dalla buona sorte e dal calendario. Entrambe hanno infatti affrontato solo squadre con il record perdente, unica eccezione i Colts, che hanno fatto registrare peraltro l’unica sconfitta dei Broncos. Non è della partita Champ Bailey ancora infortunato e tutto sommato, visto il brutto stato di forma del futuro hall of famer, forse non è poi nemmeno un male per i Broncos. Dall’altra parte invece è presente quel Dwayne Bowe che, dopo aver fatto visita alle patrie galere per certi comportamenti discutibili fuori dal campo, è di nuovo pronto a vestire l’uniforme dei Chiefs. Torna titolare la safety Duke Ihenacho, rivelazione di quest’anno. La difesa dei Chiefs è la loro migliore arma e con quella, più che con l’attacco, hanno fin qui dominato. Manning è il bersaglio grosso dichiarato fin dalla vigilia e pertanto l’attenzione deve essere massima per i padroni di casa. Dall’altro lato del campo il loro attacco non fa così tanta paura, seppure Jamal Charles non è nuovo a fare bella figura contro i Broncos. La nostra difesa quest’anno sta dominando contro le corse ed è un po’ più imprevedibile sui passaggi dove ha alternato buone cose a mezzi disastri. In ogni caso la chiave della partita sarà vedere come si comporta il nostro attacco contro la loro difesa, i due reparti che detengono molti record in stagione.

Cambia la tattica

Miglior attacco contro miglior difesa, di solito questi confronti non sono mai facili da pronosticare e il più delle volte è la difesa a uscirne vittoriosa. Sarà per questo motivo, o forse anche per il leggero infortunio subito da Manning domenica scorsa alla caviglia, che la necessità di proteggerlo diventa il primo punto sulla check list in preparazione del match. Jack Del Rio che di difesa ne sa qualcosa, decide insieme al suo staff di mischiare un po’ le carte e cambia l’approccio tattico temp131117_Bakke24--nfl_mezz_1280_1024alla partita. Rispetto a tutte le altre uscite stagionali, i Broncos scelgono di controllare il cronometro e di stancare la difesa avversaria con delle corse per aprire i down e non mettere troppo a rischio Manning. La tattica funziona alla grande, correre e guadagnare yards a ogni corsa (cosa non scontata), permette ai Broncos di gestire il match e dopo essersi portati in vantaggio per 10-0 nel primo quarto grazie al fg di Matt Prater e al touchdown di Julius Thomas (ricezione da 9 yards), di gestire la partita senza mai andare in difficoltà. I Chiefs riescono solo ad avvicinarsi sul 10-7 grazie a Bowe (6 yard di ricezione da A. Smith) ma i Broncos non danno mai l’impressione di perdere il controllo sul match. La partita continua con questa tattica, meno spettacolare del solito, dove si corre o se si lancia lo si fa immediatamente, con passaggi corti o screen pass, in modo da ridurre al massimo i rischi di subire sack contro la miglior difesa in circolazione. Grazie anche alla prima prova col punto esclamativo di Montee Ball, autore di due TD, i Broncos prendono il largo nel punteggio. I Chiefs, chiamati a rincorrere, cosa mai capitata prima in stagione, dimostrato tutti i loro limiti offensivi. Troppo impreciso Alex Smith e con la linea offensiva che subisce gli attacchi della nostra difesa, non impesieriscono mai i Broncos e danno anzi l’idea che il loro 9-0 sia più frutto di circostanze fortunate, che nella seconda parte dellla stagione potrebbero non ripetersi, che di un reale dominio e strapotere nella lega.

Manning l’intoccabile

La partita è stata vinta in trincea, come succedeva ai “vecchi tempi”, una di quelle partite dove il dominio fisico sulla linea ha fatto tutta al differenza del mondo. La linea offensiva dei Broncos è stata strepitosa nel proteggere Manning, per lui nessun sack subito e mai nessun avversario nei suoi paraggi, è stato sfiorato solo una volta e per lui giocare così è fondamentale, anche per temp131117_Bakke22--nfl_mezz_1280_1024preservare la caviglia acciaccata. I due tackle, messi sotto pressione dai DE avversari hanno retto alla grande e va segnalata la bellissima partita di Ryan Clark che aveva il compito più difficile, proteggere il lato cieco del qb dagli attacchi di Tamba Hali e degli altri Chiefs. Il gioco di corse è stato ben effettuato, i numeri non sono strabilianti e dicono 104 yards guadagnate in 36 corse, ma la distribuzione dei giochi e l’alternanza di corse e passaggi in situazioni dove fino a ieri i Broncos lanciavano nel 90% dei casi è stata importante per tenere la mani suo match. Moreno ha fatto una prova discreta, segnando a tabellino 27 corse (record stagionale) per 79 yards e Montee Ball come detto ha realizzato due bei touchdown in situazione di redzone dimostrando che il fiuto per il TD non l’ha perso (sul il record di TD al college). L’unico fumble commesso dall’attacco, ancora da Ball in uno scambio di palla con Manning, potrebbe far calare un po’ il giudizio sul rookie, ma dopo la partita è stato lo stesso Manning a chiarire le cose e prendersi la responsabilità dell’errore dovuto a un suo posizionamento errato del pallone. Non c’è stato solo gioco di corse e non potrebbe essere diversamente per questi Broncos, i passaggi ci sono stati e sono stati tanti come sempre. Manning ha completato 24 lanci su 40 tentati per 323 yards di guadagno e 1 “solo” TD. Come sempre tutti i ricevitori coinvolti anche se oggi sugli scudi ci finisce Wes Welker, che per i passaggi corti è sempre un arma fantastica. 8 ricezioni per 72 yards per lui. La giocata più lunga spetta però a D. Thomas con un bel gioco da 70 yards in una delle sue 5 ricezioni di giornata.

Shawn Phillips, protagonista low cost

Vinto lo scontro principale tra il nostro attacco e la lora difesa, per vincere il match serviva che il nostro reparto difensivo non facesse scherzi e così è stato. La prova della difesa è stata molto positiva, sugli scudi la linea che ha messo grande pressione su Alex Smith, realizzando 3 sacks e in molte altre occasioni ci è andata vicino. Protagonista di giornata il de/olb Shawn Phillips con 1.5 sacks, 10 tackle e tanta pressione su Smith, sta confermando di essere una delle firme in free agent più sottovalutata di tutta la NFL. Dopo il clamoroso fax gate del caso Dumervil, la dirigenza è stata eccezionale nel non farsi prendere dal panico e non dare milioni di dollari a Freeney o Abraham, ma ha saputo aspettare l’occasione temp131117_Christus16--nfl_mezz_1280_1024giusta firmando l’ex nemico (nonchè odiato) lb dei Chargers. La sua stagione è semplicemente all’altezza di quello che faceva il buon Elvis l’anno scorso, ha già registrato 9 sacks in stagione e 28 tackle con un rendimento eccellente e uno stipendio di circa 10 volte inferiore di quello che era destinato a Dumervil, guadagna infatti 1 M$ per 1 anno di contratto. Ottima mossa del front office che secondo me dovrebbe pensare seriamente di riconfermarlo alla fine della stagione. Oltre a Phillips domenica si è messo in evidenza anche Malik Jackson, un giovane che sta facendo vedere ottime cose nel poco tempo in cui viene utilizzato. La sua crescita è importantissima per dare sostanza a forze fresche alla linea e la sua versatilità gli permette di giocare sia com DE che come DT in situzioni di passaggio. Domenica per lui 3 tackel, 0.5 sacks e due passaggi deviati sulla linea a interrompere azioni importanti per gli avversari. Chi non si è visto domenica è stato Von Miller, ed è una mancanza grave. La sua stagione già complicata per la squalifica non è ancora decollata e speriamo che sia solo questione di tempo. Il suo apporto è fondamentale per riuscire a raggiungere traguardi importanti, e Jack Del Rio a fine partita ha espresso chiaramente ad alta voce il suo disappunto per la prova di Miller. Le secondarie se la sono cavata bene con alcune giocate spettacolari di Dominique Rodgers-Cromartie per cui vale lo stesso identico discorso fatto per Phillips. Grande acquisizione in off-season, ottimo prezzo, ma solo 1 anno di contratto e la necessità di confermarlo per i prossimi anni perchè ha tutte le qualità che servono a un buon cb NFL. Da registrare purtroppo il brutto infortunio a Rahim Moore, di cui non è ben chiara l’origine ma sembra che un muscolo della gamba abbia iniziato a sanguinare causando un’emorragia interna e quindi una eccessiva compressione dell’arto che rischiava di procurare danni ai nervi. Dopo aver sentito già fastidio in settimana, Moore ha dovuto lasciare il campo durante il match ed è stato già operato nella giornata di lunedi, i tempi di recupero però sono indefiniti al momento ma si teme un lungo stop, tanto che è stato messo proprio oggi nella injury list con l’opzione per essere reinserito a roster dopo 6 settimane. Al suo posto è stato firmato Micheal Huff, ex prima scelta al draft e grande promessa che poi si è persa un po’ nel cammino NFL ma che ha al suo attivo più di 90 partite da titolare.

Al posto di guida

La vittoria di domenica rimette i Broncos in testa alla AFC West e come si usa dire in questi casi sono padroni del proprio destino. Al momento hanno il miglior record NFL e il vantaggio nello scontro diretto coi Chiefs. Le prossime partite saranno però molto dure, a cominciare da domenica prossima (ancora Sunday Night) quando i Broncos affronteranno i New England Patriots in tasferta. La squadra di Brady è sempre pericolosa, al momento ha un record di 7-3 e resta una seria candidata alla finale AFC, forse l’unica vera avversaria sullo stesso livello dei Broncos. Le altre squadra in corsa per i playoff sono i Bengals (7-4) e i Colts (7-3) che stanno comandando agevolmente le loro division e difficilmente perderanno l’accesso alla post-season. Per la wild card un posto è sicuramente occupato dalla seconda della AFC West (ci auguriamo i Chiefs) e per l’altro sono parecchie le squadre in corsa con un record di 5-5 ma nessuna di loro sembra al momento in grado di poter far strada nei playoffs. Sarà fondamentale giocarsi bene il ritorno contro Kansas City in trasferta, perchè bisogna assolutamente vincere la division per non dover ricorrere alla wild card e giocarsi poi i playoffs sempre in trasferta, ma è ancora presto per pensarci, intanto domenica andrà in scena l’ennesimo Manning Vs Brady con special guest l’ex di lusso Wes Welker.

MHC MVP – Shawn Phillips – 10 tackle, 1.5 sacks, 2 hits

Coach Del Rio

Prima partita dopo la sosta e prima uscita di Jack Del Rio come head coach ad interim dei Broncos. John Fox, appena operato al cuore, sta bene e segue la partita dalla Carolina, dove è stato curato. Ne avrà per un po’ ma i Broncos sono nella mani esperte di un ex-capo allenatore che manterrà il controllo sulla temp131110_Bakke18--nfl_mezz_1280_1024difesa e, come dichiarato da lui, curerà molto poco l’attacco lasciato principalmente all’offensive coordinator Adam Gase. Si gioca a San Diego, campo sempre ostile quello dei rivali di division, che apre una serie di partite dure nelle quali Denver se la vedrà due volte con Kanasas City e con i Patriots. E’ la fase decisiva della stagione. I Broncos trovano sull’altra sideline Mike McCoy, ex allenatore dell’attacco che ben conosce il nostro playbook e come gira il nostro attacco per averlo gestito l’anno scorso in prima persona. L’idea dei Chargers è chiara, tenere Manning fuori dal campo, e nel primo tempo il piano riesce a meraviglia. Peccato per i Chargers che il tempo di possesso non serva a mettere punti a tabellone. La squadra di McCoy corre e guadagna campo poco alla volta, spendendo tanto tempo e stancando la nostra difesa, che però nel momento decisivo tiene duro e non concede touchdown ma solo tre field goal (uno sbagliato) all’attacco avversario. Potremmo dire una difesa che si piega ma non si spezza. I linebacker Woodyard e Trevathan giocano alla grande, mettendo a segno numerosi placcaggi (11 a testa alla fine) e stando sempre vicino alla zona della palla. I cornerback, privi di Bailey ancora fuori, se la cavano bene e tutta la difesa nel primo tempo è positiva. Sugli scudi anche la coppia Knighton e Vickerson, i due DT, certo non delle stelle acclamate, stanno giocando bene e numerose sono le azioni in cui sono determinanti.

Thomas & Thomas

temp131110_Bakke32--nfl_mezz_1280_1024Quello che McCoy non aveva previsto, nel suo piano per battere i Broncos, era che Manning non ha bisogno di molto tempo per mettere punti a tabellone. Il primo drive da td dura solo 57 secondi e si chiude con il passaggio di Manning per Julius Thomas sulla linea laterale. La corsa del TE è splendida, evita un avversario e corre sulla sideline per 74 yards industurbato fino alla linea di meta. E pensare che era al rientro dopo un infortunio, possiamo dire che ha recuperato alla grande e alla prima giocata l’ha fatto subito vedere. E’ stata la giornata dei Thomas, non solo Julius ma soprattutto Demaryius, il più famoso dei due. Il wr mette a segno gli altri 3 td chiudendo due rapidi drive dei Broncos nel primo tempo e realizzando poi la segnatura nel drive d’apertura nella ripresa. Per lui grande giornata, 7 ricezioni per 108 yards e appunto tre mete. Tutto l’attacco dei Broncos ha giocato abbastanza bene arrivando alla meta velocemente. Determinante ancora una volta anche la prova di Moreno, ormai titolarissimo e sempre più positivo e chiamato in causa. Che sia su corsa e su passaggio, il running back da sempre il massimo e riesce sempre a prendere yards importanti anche dopo il primo contatto con i difensori avversari dimostrando una solidità mai vista fin qui nella sua carriera. Alla fine chiude con 8 ricezioni per 49 yards e 15 corse per 65 yards. Il suo rendimento è sicuramente tra le sorprese di stagione visto che partiva indietro nel roster. Bravo Knowshon.

Ancora un fumble

Nella ripresa i Broncos ormai in vantaggio hanno in mano il match e possono limitarsi a controllare il ritorno dei Chargers. Purtroppo però ancora una volta sono i fumble a rimettere in partita gli avversari. Manning subisce un sack e perde il pallone, come troppo spesso è capitato quest’anno. I Chargers partono così da un’ottima posizione e non ci mettono molto a percorrere le 10 yards che li separano dalla meta. Partita riaperta e c’è da capire il perchè di questi numerosi sack con fumble che stanno caratterizzando la stagione. La linea tutto sommato non ha fatto un brutto lavoro. L’assenza di Clady sul lato cieco è sicuramente importante e forse l’alto numero dei lanci tentati espone la linea d’attacco a un lavoro davvero duro. Manning di per se pare un po’ troppo lento (a volte) o addirittura troppo sicuro di riuscire a liberarsi del pallone in tempo, quando invece poi subisce il sack e perde il pallone. E’ qualcosa su cui si può, e si deve, sicuramente lavorare in ottica playoff quando le difese giocheranno al massimo e non si può certo regalare nulla agli avversari. Fortunatamente questa volta il danno è lieve e il match fila via piuttosto bene, con i Chargers che faticano a portarsi sotto nel punteggio e i Broncos che usano abbastanza bene il cronometro. La meta di San Diego nell’ultimo periodo fissa il punteggio sul 28-20 finale ma non mette mai in dubbio la vittoria di Denver.

La caviglia di Manning

temp131110_Bakke29--nfl_mezz_1280_1024A preoccupare i Broncos è stato però un colpo subito da Manning negli ultimissimi giochi di partita, quando un difensore avversario gli si è buttato sulle caviglie facendolo cadere a terra. Manning si alza zoppicando ma si rimette a terra facendo tremare i tifosi arancioblu davanti alla tv. Il qb già durante la stagione aveva subito una distorsione alla caviglia e ha saltato un paio di allenamenti per non peggiorare la situazione. Dopo il colpo è riuscito a tornare in campo e chiudere il match seppur zoppicando, lasciando abbastanza tranquillo l’ambiente ma è un campanello d’allarme da non sottovalutare. In caso di altri colpi potrebbero nascere problemi maggiori. Fortunatamente gli esami svolti lunedi non hanno evidenziato lesioni per cui si tratta di una semplice seppur dolorosa distorsione, che non precluderà l’utilizzo della stella dei Broncos nel prossimo importantissimo match contro Kansas City. I Broncos poi non hanno gradito il colpo subito da Manning, che aveva già rilasciato la palla, e nessun arbitro ha rilevato la penalità per il colpo ritardato. E’ stata fatta una richiesta alla lega di rivedere l’azione ed eventualmente prendere provvedimenti anche se dubito venga deciso qualcosa in merito. A mio parere non è sembrato un colpo “volontario” mirato a infortunare il giocatore ma un tentativo di sack giunto con leggero ritardo per cui non ci vedo nulla di perseguibile.

Si decide l’AFC West

La prossima partita sarà la più dura e importante finora della stagione. A Denver arrivano i Kansas City Chiefs che stanno soprendendo tutta la NFL con il loro record di 9-0, migliore della lega. L’arrivo di coach Andy Reid ha messo insieme il mosaico di talento che già era presente l’anno scorso e con l’aggiunta del qb Smith hanno elevato il loro livello da promessa a certezza della NFL. La difesa dei Chiefs fa paura, concede pochissimo e recupera un sacco di palloni causando turnover. La partita sarà dura ma i Broncos hanno complessivamente più talento e devono imporsi, anche perchè giocano in casa a 15 giorni dopo andranno loro a fare visita ai Chiefs e non possono permettersi di arrivarci indietro in classifica. Inoltre la vittoria dei Broncos potrebbe servire anche psicologicamente per minare le certezze che si stanno costruendo nella mente dei Chiefs e aprire qualche crepa che potrebbe portarli ad ulteriori passi falsi. Sarà dura, sarà una grande sfida.

MHC MVP: Demaryius Thomas – 7 ricezioni per 108 yards e 3 TD