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Oct 12

Denver Broncos @ New England Patriots 21-31

Peyton Manning contro Tom Brady. Si sfidano i due i migliori quarterback della storia NFL recente e tra i migliori in assoluto. Lo spettacolo non può mancare.

I Denver Broncos arrivano dalla netta affermazione contro i Raiders e cercano conferme mentre i New England Patriots hanno asfaltato Buffalo nell’ultima giornata. Per entrambe il record è di 2-2 anche se a tratti i Patriots hanno fatto vedere il miglior football offensivo di quest’anno, salvo perdere un paio di partite di pochissimo (1 e 2 punti). Si gioca al Foxboro Stadium.

Denver cerca conferme, in stagione ha combattuto ma perso due sfide contro due avversarie forti come Atlanta e Houston, dimostrando che con le dovute attenzioni però può giocarsela con tutti.

L’impressione è confermata anche questa volta. Manning guida l’attacco con autorevolezza e lo gestisce alla grande, distribuendo palloni con assoluta precisione e ed effettuando sempre le scelte migliori. Ormai non ci sono più dubbi sul fatto che abbia superato l’infortunio e sia tornato il qb che è sempre stato.

Dall’altra parte Brady non è da meno, anche se l’attacco dei Patriots appare più bilanciato rispetto agli anni scorso. Non solo un passing game efficacissimo, ma anche un running game, almeno questa domenica, dominante. Se i Patriots riescono anche a correre con questa facilità in faccia agli avversari, diventano instoppabili.

Entrambe le squadre usano molto l’attacco no huddle ma la differenza sta proprio nel fatto che i Patriots corrono tantissimo usando questo tipo di attacco e portano a spasso la veloce ma troppo leggere difesa dei Broncos, che non riesce a trovare le contromisure al gioco di corse avversarie. Questo apre il campo per Brady e per i suoi ricevitori, tra tutti Wes Welker chiamato in causa ben 13 volte per un totale di 103 yards ricevute e un TD realizzato.

Brady riesce a convertire tanti terzi down anche lunghi, vero difetto della difesa dei Broncos già evidenziato in altre partite quest’anno. Lasciando in campo la difesa e stancandola, con drive lunghi e tanti primi down conquistati, è facile poi mettere sul tabellone i punti che permettono di prendere il largo ai Patriots, che almeno fino al terzo quarto sono in completo controllo del match.

I Broncos in attacco giocano bene a dire la verità, anche se manca appunto quel gioco di corse importante,  che toglierebbe pressione a Manning e lo renderebbe ancora più letale. Come spesso accade i turnovers diventano decisivi e Denver ne commette troppi. Il primo già al primo drive del match, quando Demariyus Thomas commette ancora una volta un fumble su un’azione che porterebbe un ottimo guadagno. Riceve il pallone sul profondo ma mentre si invola verso l’endzone da dietro il cornerback S. Moore riesce a strappargli la palla causando un fumble che lui stesso recupera sventando una probabile segnatura. Non certo il modo migliore di iniziare il match per Denver.

I Patriots sfruttano tutti gli errori dei Broncos, tra cui un sack con fumble di Manning recuperato dalla difesa, per prendere il largo e mettono al sicuro la partita nel terzo quarto, dove il loro attacco irride la difesa Broncos e realizza due touchdown che portano il punteggio sul 31-7 chiudendo virtualmente il match.

Ancora una volta i Broncos escono dalla partita troppo presto e senza lottare abbastanza, anche se, di nuovo sembrano poterci rientrare quando ormai la situazione sembrava chiusa. I Patriots danno una mano quando su un quarto down e uno al posto di andare al punt provano un azione di passaggio ma questa volta è Tom Brady che subisce il sack e perde il pallone dando una grande posizione di campo ai Broncos. Manning la sfrutta e mette in piedi due drvie chiusi con i TD di Eric Decker e poi di Brandon Stokley, avvicinando il punteggio sul 31-21 e ridando speranza alla squadra.

Le speranze si fermano però a 3 minuti dalla fine quando vicini alla redzone avversaria, l’errore decisivo lo commette Willis McGahee (male per tutto il match) che commette un fumble che ridà la palla ai Patriots e chiude il match.

Le sensazioni di questa stagione vengono tutte confermate. I Broncos possono fare bene, hanno un grande potenziale offensivo, Manning e i ricevitori (tight end compresi) giocano bene e il passing offense è di primo piano. I problemi sono altrove. Oggi il running game è stato insufficiente, contro la forte e pesante linea dei Patriots si è fatta troppo fatica a correre e tutti e tre i running back chiamati in causa (McGahee, Hillman e Ball) non hanno lasciato il segno. La linea non apre grossissimi spazi e si sente la mancanza di Chris Kuper, oggi tornato in campo ma non nella starting lineup dopo il grave infortunio che l’ha tenuto fuori fino ad oggi.

La difesa alterna buone giocate a periodi interi dove non riesce a trovare contromisure efficaci agli avversari. La linea mette poca pressione nei momenti chiavi del match, solo verso fine partita riesce a trovare i sack che servivano forse in precedenza. Inoltre contro le corse oggi è stato totalmente insufficiente concedendo ben 251 yards ai Patriots, decisamente troppe per sperare di vincere una partita di football.

La parte finale della partita lascia sempre un po’ di dubbi. Si alterna l’ottimismo per aver visto buone giocate offensive, ma va considerato che come in altre occasione le difese giocano più larghe perchè forti di un grossissimo vantaggio e quindi disposte anche a concedere qualche giocata in più.

La prossima sfida sarà importantissima, nella doppia sfida contro San Diego ci si giocano le chance di vincere l’AFC West, e vincere il primo confronto è fondamentale anche per non andare al riposo con il brutto record di 2-4.

Inoltre c’è da confermare che con le squadre al nostro livello, come San Diego sicuramente è, si riesce ad avere la meglio. Se al momento si perde solo con quelle più forti può anche andare bene, in attesa di migliorare lungo l’arco dell’anno.

MHC MVPPeyton Manning: lui la sua parte la fa e bene, chiude con 31/44 per 345 yards, 3 TD e nessun intercetto, un fumble perso, e due sack subiti. Il rating è di 116.2. Si potrebbe dire che avrebbe anche vinto la sua sfida personale con Tom Brady, almeno stando ai numeri, ma il resto della squadra non l’ha aiutato e la W è andata al suo avversario.

 

One Comment

  1. alessandro says:

    Mi sembra un commento un po troppo positivo per una partita del genere, la difesa è stata imbarazzante praticamente ogni possesso dei Patriots si è concluso a punti, ed anche l’attacco
    seppur di buon livello non mi è sembrato così stellare.

    Solo nell’ultimo quarto a risultato ormai acquisito si è avuto un’ottima reazione, abbiamo avuto anche la chance di ritornare in partita a 3 min dalla fine.

    Ho la sensazione che quest’anno di rimonte ne vedremo veramente poche.

    Certo abbiamo un calendario da incubo, speriamo almeno di fare la differrenza nella Division.

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