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Dec 12

Denver Broncos vs Tampa Bay Buccaneers 31-23

AFC West Champions!

Questa è la notizia, quasi scontata visto come sta andando la stagione, ma ora ufficiale! I Denver Broncos bissano il successo di division ottenuto lo scorso anno, in modo però molto più netto, con ben 4 giornate di anticipo e con un record di 9-3 che è già migliore dell’8-8 con cui si è chiuso il “miracolo Tebow” l’anno passato.

Domenica bastava vincere contro i Bucs e la vittoria è arrivata, con uno sforzo relativamente basso, si è spinto l’acceleratore nel terzo quarto, 21 punti a referto, e la partita in equilibrio fino a quel momento si è spezzata a favore dei padroni di casa.

In effetti la partenza era stata buona con il touchdown al primo drive offensivo. Un touchdown da ricordare per chi lo ha realizzate, il DT (si avete letto bene, defensive tackle) Mitch Unrein, che in una azione di goal line era schierato come fullback, che si è liberato nell’angolo dell’endzone dopo la finta di corsa e ha colto impreparata la difesa avversaria. Discreta la sua ricezione e 7 punti a tabellone.

Da li però l’attacco si è inceppato, troppe penalità, un po’ di confusione, un paio di drop e la partita arriva all’intervallo con Tampa Bay che nel frattempo invece ha messo a segno un field goal e poi un touchdown con Dallas Clark, ex compagno di Manning ai Colts. La difesa soffre inizialemente sulle corse di Doug Martin e viene battuta un paio di volte sul profondo da buoni lanci di Josh Freeman, quarterback giovane che si sta mettendo in luce questa stagione per le ottime prove. E’ dunque una partita complicata, c’è l’impressione che basti poco per portarla dalla parte dei Broncos, ma quel poco fatica ad arrivare. Almeno nel primo tempo.

Al rientro dagli spogliatoi però sembra che la musica sia cambiata. La difesa stoppa bene Tampa Bay e Manning orchestra due ottimi drive consecutivi chiusi in touchdown con due passaggi chirurgici per Demaryius Thomas, sempre più ricevitore da Pro Bowl quest’anno. Al terzo tentativo l’attacco dei Bucs è fermato di nuovo dalla difesa che si prende anche il lusso di mettere 7 punti sul tabellone con l’intercetto di Von Miller (qualcuno ha detto defensive player of the year??) riportato direttamente in meta. L’azione nasce dall’ottima pressione e dal quasi sack di Mitch Unrein (per suggellare una domenica speciale dopo il TD) che costringe Freeman a lanciare un pallone sporco, dritto nelle mani di Miller. Per lui primo intercetto in carriera.

Con i 21 punti realizzati solo nel terzo quarto la partita è in cassaforte. Nel quarto periodo si rivede il solito copione con la difesa dei Broncos che va a nozze nel mettere pressione a Freeman e coprire sul profondo con le ottime secondarie, l’attacco si limita a far passere il tempo sul cronometro e il touchdown sul finale dei Bucs non riapre una partita già archiviata.

I tifosi possono festeggiare la settima vittoria di fila, che porta il record sul 9-3 e consegna ai Broncos il titolo della AFC West e l’accesso ai playoff con tanto di fattore campo al primo turno (wild card o divisional che sia).

I Broncos probabilmente la divison l’avevano già vinta in marzo, quando hanno firmato Peyton Manning e dato vita a un progetto che puntava in alto. La vittoria e il raggiungimento dei playoff (giocheranno di certo la prima partita in casa) è solo il primo passo e non può essere considerato un successo ma il minimo sindacale. L’AFC West, ormai possiamo dirlo, è la division peggiore di tutta l’NFL e i Broncos sono l’unica squadra attrezzata per fare bene quest’anno.

Dunque obiettivo minimo raggiunto, ora si può programmare e pensare ai playoff. Serve mantenere la concentrazione alta altrimenti si arriverà troppo scarichi a gennaio e questo potrebbe essere un problema. Allo stesso tempo non bisogna rischiare troppo, un infortunio a qualche giocatore chiave e le prospettive cambierebbero all’istante. Insomma non è tutto in discesa e la situazione va gestita con equilibrio.

MHC MVP: Peyton Manning – 27/38 242 yards, 3 TD e 1 INT, nessun sack subito, qb rating 103,2 – con l’avanzare della stagione pare chiaro quanto sia l’allenatore in campo di questi Broncos, cambia le azioni sulla linea di snap, chiama i timeout quando si accorge che c’è da chiamare un challenge per una penalità alla difesa non fischiata. Insomma in totale controllo. Forse non avrà più il braccio potente come prima, ma sul corto è una sentenza, non sbaglia praticamente nulla nelle scelte e conduce i Broncos alla vittoria ancora una volta.

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