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Oct 13
Denver Broncos vs Philadelphia Eagles 52-20
Manning, what else?
Alla vigilia poteva essere una partita complicata, arrivava a Denver la squadra con il miglior gioco di corse della lega e un attacco imprevedibile. Il qb Micheal Vick, con le sue corse, avrebbe potuto creare molte difficoltà alla difesa dei Broncos, fino ad oggi ottima ma messa alla prova solo da qb standard. L’abilità di Vick di correre e creare situazioni imprevedibili da giochi rotti creava qualche apprensione nell’approcio al match. Nulla di tutto questo, al fischio finale i Broncos battono il record per punti segnati in un singolo match, ben 52 e la partita resta in equilibrio solo per pochi minuti nel primo quarto. Manning non smette di giocare da alieno, anzi se possibile migliora ancora. Mette a referto altri 4 TD pass e arriva così a 16 in stagione contro zero intercetti. Statistiche da record ovviamente (mai nessuno come lui nelle prime 4 giornate di stagione) e una padronanza dell’attacco mai vista. Il livello della qualità del gioco del numero 18 è al livello più alto della sua carriera e vedere l’attacco dei Broncos girare così è una libidine per chi solo due stagioni fa aveva Orton e Tebow al comando. Si sbaglia pochissimo, i giochi sono sempre vari, la precisione è chirurgica e tutto filo a meraviglia. La facilità con cui i Broncos mettono punti a ripetizione sul tabellone è disarmante per gli avversari. I suoi partner sono stati come sempre gli ottimi ricevitori, Wes Welker (7 ricezioni per 76 yards) e D. Thomas (9 per 86 yards) autori di due TD a testa. Decker, a secco per quanto riguarda le segnature è autore comunque di 5 ricezioni per 88 yards. I palloni sono sempre distribuiti ottimamente tra le tre stelle e sono stati coinvolti molto bene anche i tight end e i running backs.
Si può ancora migliorare
Eppure qualche difetto a questa squadra si può e si deve trovare, anche per non sedersi sugli allori. Il coaching staff deve essere bravo a tenere alta la concentrazione e non permettere ai giocatori di sentirsi già vittoriosi ancora prima di scendere in campo. Le aree individuate sono al momento due. Il running game, che non è male a dire la verità, ma non è ancora dominante come si vorrebbe. Di positivo c’è il fatto che non sono arrivati fumble domenica, ma il trio “carta forbice e sasso” (simpatico nickname suggerito su twitter da qualche fan) Moreno, Hillman, Ball è ancora da migliorare. I numeri dicono che contro gli Eagles sono arrivate 78 yards con un TD per Moreno, migliore tra i running backs, seguito da Hillman con 36 yards e 24 di Montee Ball, ancora forse un po’ bloccato dai recenti fumble. Moreno è solido, soprattutto perchè si conferma abile nel bloccare sui giochi di passaggio. Hillman sta migliorando ma continua a non convincermi (opinione personale) mentre spero che Ball durante la stagione possa accelerare la curva di inserimento in NFL perchè secondo me potrebbe essere il migliore dei tre. Un altro aspetto da migliorare riguarda la difesa. Sta giocando sicuramente bene, ma nel primo tempo la pressione sul qb avversario non si è proprio vista. Forse ora l’assenza di Miller è nascosta benissimo dall’attacco, ma sul lungo e soprattutto ai playoff, si intuisce che i Broncos non possono fare a meno di lui. Nel secondo tempo le cose sono andate meglio con Jack Del Rio sempre bravissimo a trovare gli aggiustamenti decisivi nell’intervallo e limitare nei secondi tempi gli attacchi avversari. Le secondarie sono state messe alla prova, anche perchè dopo pochi minuti il punteggio costringeva gli Eagles a cambiare strategia e a usare i lanci per cercare di recuperare i punti di svantaggio. Non è stato tutto perfetto ma in ogni caso non si può essere insoddisfatti. Ottima la prova ancora una volta di Rodgers-Cromartie. In attesa del rientro ormai imminente di Champ Bailey.
Li chiamano speciali per un motivo
Sembra davvero andare tutto a meraviglia ai Broncos e il grande successo dell’attacco diventa contagioso. Tutti vogliono essere all’altezza e migliorano il proprio impegno. Gli special teams in questo sono l’esempio perfetto. Trindon Holliday si ripete e piazza un ritorno di kick off clamoroso da 105 yards in touchdown. Special teams che si ripetono sul finale di partita, quando il linebacker S. Johnson blocca un punt avversario, recupera il pallone e lo riporta in TD. Per lui un premio meritato visto l’ottimo contributo che sta dando proprio sulle azioni di punt e kick off. Prater è perfetto come sempre, un field goal realizzato e kick off sempre molto profondi. Colquitt non è da meno, come sempre
MHC MVP: Peyton Manning – 28 su 34 per 327 yards, 4 TD pass, 0 intercetti, 146 di QB rating
Si, altra grande partita.
Un grande attacco con PM al top della sua (già grandissima peraltro) carriera.
Impressionante la capacità di controllo integrale sull’attacco e la precisione nella conduzione dei drives offensivi.
Il rating (pur altissimo) non basta a dire la grande performance. Sublimata dall’ultimo quarto sulla sideline a guardare (e applaudire) Osweiler, sempre con l’elmetto in testa (che non si sa mai…)
Condivido l’analisi la dove dici che c’è ancora molto da migliorare e non solo per tenere la squadra in tensione, ma perchè serve davvero.
Serve migliorare il running game. Qui fulmini non ne abbiamo. Tutti e tre sono giocatori normali ed è necessario lavorare lavorare lavorare per migliorare risultati sin qui ancora insoddisfacenti per una squadra che vuole ballare al grande ballo.
Serve migliorare ancora la difesa. Questa volta insoddisfacente sulle corse (anche se gli Eagles sono la squadra migliore della lega sulle corse) e senza big play. Vero che mancano due top players ma di strada da fare ce ne è molta.
Ottimi specials team. Holliday ormai è una certezza: prima o poi il ritorno vincente lo piazza.
Buon viaggio a Dallas (se ho capito bene la prima partita senza diretta televisiva della Fox) … e non saranno i Broncos a farsi cavalcare dai Cowboys….
Hai ragione sulle corse abbiamo sofferto un po’ troppo, anche se c’è da dire che poi concediamo spesso solo dei field goal e teniamo bene quando siamo vicini alla nostra aerea di meta. Secondo me la preoccupazione per Vick ci ha un po’ bloccato. Woodyard per molti giochi era sempre fermo in spy sul qb per cercare di prevenire le sue corse. La mancanza di turnover può diventare un problema, soprattutto se l’attacco non segna a ogni drive. Ma possiamo essere più soddisfatti al momento.
Temevo questa partita, come giustamente detto nell’articolo era la prima volta che affrontavamo un attacco diverso guidato da un qb che si muove bene fuori dalla tasca. Esame superato a pieni voti, ho finito gli aggettivi per l’attacco aereo che ha davvero troppe armi a disposizione per essere contenuto (anche se la secondaria di philly non è un grosso esame), benino pure quello a terra e non male nemmeno la difesa che ha concesso poco vicino alla red zone.
Adesso a Dallas, considero la partita con i Cowboys un crocevia importante, forse è la squadra con il maggior tasso di talento che abbiamo affrontato fino ad ora, oltretutto in trasferta.
Se la superiamo indenni, considerando che poi abbiamo solo i Jaguars al Mile High prima del ritorno di Miller (ed anche di quello di Bailey a pieno regime), penso che potremmo andare dritti verso il seed n. 1…domanda: a qualcuno comincia a spaventare un po’ Kansas City? Pensavo che sarebbero migliorati notevolmente con l’arrivo di Smith in cabina di regia e soprattutto con Reed sulla sideline…però hanno pur sempre chiuso 2-14 lo scorso anno…possono dare fastidio?
Bravissima la squadra, ma non mi esalto facilmente.
Non mi importa come gioca Peyton. Quando Manning mi farà vedere “The Drive” o sfoggerà “the helicopter” in un Superbowl, smetterò di pensare a lui come un perdente. Fino ad allora continuerò a ricordarmi solo l’inginocchiamento contro i Ravens e a rimpiangere Elway.
Finora siamo devastanti, sicuramente la miglior squadra della lega ma è ancora per presto speriamo solo che PM continui così.
Anch’io devo ancora riuscire a rimuovere dalla mente la partita con i Ravens!!!