20
Nov 13
Denver Broncos vs Kansas City Chiefs 27-17
L’atteso confronto
Finalmente è arrivato il momento del confronto con i sorprendenti Kansas City Chiefs, vera rivelazione dell’anno che stanno impressionando tutta la lega e che hanno dalla loro il miglior record NFL, 9-0 e sono l’unica squadra ancora imbattuta. L’attesa è grande perchè i Broncos, alla vigilia della stagione nettamente favoriti per dominare la AFC West, si trovano al momento a inseguire e una sconfitta complicherebbe molto la situazione in vista dei playoff. C’è molta curiosità intorno a questo match, bisogna capire se entrambe le squadre sono veramente così forti, oppure hanno fatto un buon cammino fin qui aiutati dalla buona sorte e dal calendario. Entrambe hanno infatti affrontato solo squadre con il record perdente, unica eccezione i Colts, che hanno fatto registrare peraltro l’unica sconfitta dei Broncos. Non è della partita Champ Bailey ancora infortunato e tutto sommato, visto il brutto stato di forma del futuro hall of famer, forse non è poi nemmeno un male per i Broncos. Dall’altra parte invece è presente quel Dwayne Bowe che, dopo aver fatto visita alle patrie galere per certi comportamenti discutibili fuori dal campo, è di nuovo pronto a vestire l’uniforme dei Chiefs. Torna titolare la safety Duke Ihenacho, rivelazione di quest’anno. La difesa dei Chiefs è la loro migliore arma e con quella, più che con l’attacco, hanno fin qui dominato. Manning è il bersaglio grosso dichiarato fin dalla vigilia e pertanto l’attenzione deve essere massima per i padroni di casa. Dall’altro lato del campo il loro attacco non fa così tanta paura, seppure Jamal Charles non è nuovo a fare bella figura contro i Broncos. La nostra difesa quest’anno sta dominando contro le corse ed è un po’ più imprevedibile sui passaggi dove ha alternato buone cose a mezzi disastri. In ogni caso la chiave della partita sarà vedere come si comporta il nostro attacco contro la loro difesa, i due reparti che detengono molti record in stagione.
Cambia la tattica
Miglior attacco contro miglior difesa, di solito questi confronti non sono mai facili da pronosticare e il più delle volte è la difesa a uscirne vittoriosa. Sarà per questo motivo, o forse anche per il leggero infortunio subito da Manning domenica scorsa alla caviglia, che la necessità di proteggerlo diventa il primo punto sulla check list in preparazione del match. Jack Del Rio che di difesa ne sa qualcosa, decide insieme al suo staff di mischiare un po’ le carte e cambia l’approccio tattico alla partita. Rispetto a tutte le altre uscite stagionali, i Broncos scelgono di controllare il cronometro e di stancare la difesa avversaria con delle corse per aprire i down e non mettere troppo a rischio Manning. La tattica funziona alla grande, correre e guadagnare yards a ogni corsa (cosa non scontata), permette ai Broncos di gestire il match e dopo essersi portati in vantaggio per 10-0 nel primo quarto grazie al fg di Matt Prater e al touchdown di Julius Thomas (ricezione da 9 yards), di gestire la partita senza mai andare in difficoltà. I Chiefs riescono solo ad avvicinarsi sul 10-7 grazie a Bowe (6 yard di ricezione da A. Smith) ma i Broncos non danno mai l’impressione di perdere il controllo sul match. La partita continua con questa tattica, meno spettacolare del solito, dove si corre o se si lancia lo si fa immediatamente, con passaggi corti o screen pass, in modo da ridurre al massimo i rischi di subire sack contro la miglior difesa in circolazione. Grazie anche alla prima prova col punto esclamativo di Montee Ball, autore di due TD, i Broncos prendono il largo nel punteggio. I Chiefs, chiamati a rincorrere, cosa mai capitata prima in stagione, dimostrato tutti i loro limiti offensivi. Troppo impreciso Alex Smith e con la linea offensiva che subisce gli attacchi della nostra difesa, non impesieriscono mai i Broncos e danno anzi l’idea che il loro 9-0 sia più frutto di circostanze fortunate, che nella seconda parte dellla stagione potrebbero non ripetersi, che di un reale dominio e strapotere nella lega.
Manning l’intoccabile
La partita è stata vinta in trincea, come succedeva ai “vecchi tempi”, una di quelle partite dove il dominio fisico sulla linea ha fatto tutta al differenza del mondo. La linea offensiva dei Broncos è stata strepitosa nel proteggere Manning, per lui nessun sack subito e mai nessun avversario nei suoi paraggi, è stato sfiorato solo una volta e per lui giocare così è fondamentale, anche per preservare la caviglia acciaccata. I due tackle, messi sotto pressione dai DE avversari hanno retto alla grande e va segnalata la bellissima partita di Ryan Clark che aveva il compito più difficile, proteggere il lato cieco del qb dagli attacchi di Tamba Hali e degli altri Chiefs. Il gioco di corse è stato ben effettuato, i numeri non sono strabilianti e dicono 104 yards guadagnate in 36 corse, ma la distribuzione dei giochi e l’alternanza di corse e passaggi in situazioni dove fino a ieri i Broncos lanciavano nel 90% dei casi è stata importante per tenere la mani suo match. Moreno ha fatto una prova discreta, segnando a tabellino 27 corse (record stagionale) per 79 yards e Montee Ball come detto ha realizzato due bei touchdown in situazione di redzone dimostrando che il fiuto per il TD non l’ha perso (sul il record di TD al college). L’unico fumble commesso dall’attacco, ancora da Ball in uno scambio di palla con Manning, potrebbe far calare un po’ il giudizio sul rookie, ma dopo la partita è stato lo stesso Manning a chiarire le cose e prendersi la responsabilità dell’errore dovuto a un suo posizionamento errato del pallone. Non c’è stato solo gioco di corse e non potrebbe essere diversamente per questi Broncos, i passaggi ci sono stati e sono stati tanti come sempre. Manning ha completato 24 lanci su 40 tentati per 323 yards di guadagno e 1 “solo” TD. Come sempre tutti i ricevitori coinvolti anche se oggi sugli scudi ci finisce Wes Welker, che per i passaggi corti è sempre un arma fantastica. 8 ricezioni per 72 yards per lui. La giocata più lunga spetta però a D. Thomas con un bel gioco da 70 yards in una delle sue 5 ricezioni di giornata.
Shawn Phillips, protagonista low cost
Vinto lo scontro principale tra il nostro attacco e la lora difesa, per vincere il match serviva che il nostro reparto difensivo non facesse scherzi e così è stato. La prova della difesa è stata molto positiva, sugli scudi la linea che ha messo grande pressione su Alex Smith, realizzando 3 sacks e in molte altre occasioni ci è andata vicino. Protagonista di giornata il de/olb Shawn Phillips con 1.5 sacks, 10 tackle e tanta pressione su Smith, sta confermando di essere una delle firme in free agent più sottovalutata di tutta la NFL. Dopo il clamoroso fax gate del caso Dumervil, la dirigenza è stata eccezionale nel non farsi prendere dal panico e non dare milioni di dollari a Freeney o Abraham, ma ha saputo aspettare l’occasione giusta firmando l’ex nemico (nonchè odiato) lb dei Chargers. La sua stagione è semplicemente all’altezza di quello che faceva il buon Elvis l’anno scorso, ha già registrato 9 sacks in stagione e 28 tackle con un rendimento eccellente e uno stipendio di circa 10 volte inferiore di quello che era destinato a Dumervil, guadagna infatti 1 M$ per 1 anno di contratto. Ottima mossa del front office che secondo me dovrebbe pensare seriamente di riconfermarlo alla fine della stagione. Oltre a Phillips domenica si è messo in evidenza anche Malik Jackson, un giovane che sta facendo vedere ottime cose nel poco tempo in cui viene utilizzato. La sua crescita è importantissima per dare sostanza a forze fresche alla linea e la sua versatilità gli permette di giocare sia com DE che come DT in situzioni di passaggio. Domenica per lui 3 tackel, 0.5 sacks e due passaggi deviati sulla linea a interrompere azioni importanti per gli avversari. Chi non si è visto domenica è stato Von Miller, ed è una mancanza grave. La sua stagione già complicata per la squalifica non è ancora decollata e speriamo che sia solo questione di tempo. Il suo apporto è fondamentale per riuscire a raggiungere traguardi importanti, e Jack Del Rio a fine partita ha espresso chiaramente ad alta voce il suo disappunto per la prova di Miller. Le secondarie se la sono cavata bene con alcune giocate spettacolari di Dominique Rodgers-Cromartie per cui vale lo stesso identico discorso fatto per Phillips. Grande acquisizione in off-season, ottimo prezzo, ma solo 1 anno di contratto e la necessità di confermarlo per i prossimi anni perchè ha tutte le qualità che servono a un buon cb NFL. Da registrare purtroppo il brutto infortunio a Rahim Moore, di cui non è ben chiara l’origine ma sembra che un muscolo della gamba abbia iniziato a sanguinare causando un’emorragia interna e quindi una eccessiva compressione dell’arto che rischiava di procurare danni ai nervi. Dopo aver sentito già fastidio in settimana, Moore ha dovuto lasciare il campo durante il match ed è stato già operato nella giornata di lunedi, i tempi di recupero però sono indefiniti al momento ma si teme un lungo stop, tanto che è stato messo proprio oggi nella injury list con l’opzione per essere reinserito a roster dopo 6 settimane. Al suo posto è stato firmato Micheal Huff, ex prima scelta al draft e grande promessa che poi si è persa un po’ nel cammino NFL ma che ha al suo attivo più di 90 partite da titolare.
Al posto di guida
La vittoria di domenica rimette i Broncos in testa alla AFC West e come si usa dire in questi casi sono padroni del proprio destino. Al momento hanno il miglior record NFL e il vantaggio nello scontro diretto coi Chiefs. Le prossime partite saranno però molto dure, a cominciare da domenica prossima (ancora Sunday Night) quando i Broncos affronteranno i New England Patriots in tasferta. La squadra di Brady è sempre pericolosa, al momento ha un record di 7-3 e resta una seria candidata alla finale AFC, forse l’unica vera avversaria sullo stesso livello dei Broncos. Le altre squadra in corsa per i playoff sono i Bengals (7-4) e i Colts (7-3) che stanno comandando agevolmente le loro division e difficilmente perderanno l’accesso alla post-season. Per la wild card un posto è sicuramente occupato dalla seconda della AFC West (ci auguriamo i Chiefs) e per l’altro sono parecchie le squadre in corsa con un record di 5-5 ma nessuna di loro sembra al momento in grado di poter far strada nei playoffs. Sarà fondamentale giocarsi bene il ritorno contro Kansas City in trasferta, perchè bisogna assolutamente vincere la division per non dover ricorrere alla wild card e giocarsi poi i playoffs sempre in trasferta, ma è ancora presto per pensarci, intanto domenica andrà in scena l’ennesimo Manning Vs Brady con special guest l’ex di lusso Wes Welker.
MHC MVP – Shawn Phillips – 10 tackle, 1.5 sacks, 2 hits
Sono assolutamente d’accordo con il tuo giudizio, i Chiefs hanno dimostrato di non essere una squadra così forte ed in afc solo i Patriots sembrano essere dei degni avversari, appena un gradino sotto i Colts, altre temibili avvresarie salvo sorprese clamorose non ne intravedo.
Quoto bottigol, resto comunque convinto che vincere a Kansas City non sarà affatto facile, e dovremo necessariamente farlo per prendere il primo seed, fondamentale viste le condizioni di PM.
I Pats sono forti, ma appaiono un po’ in declino, Colts e Bengals forse un pochino giovani per il bersaglio grosso, le altre meno attrezzate.
Dobbiamo necessariamente arrivare al grande ballo quest’anno…