I Broncos hanno scelto il DT Sylvester Williams, da North Carolina, con la numero 28 del primo round ieri notte. C’è molta soddisfazione intorno alla scelta, Williams era dato nei primi 20 in quasi tutti i mock draft visti di recente, ma la anomala corsa agli uomini di linea offensiva, ben 8 tra tackle e guardie nelle prime 20 scelte, ha fatto si che scivolasse fino alla 28 dove i Broncos non pensavano sarebbe mai arrivato.

Lo stesso Elway ha dichiarato che nei loro mock draft di preparazione, Williams non era mai andato oltra alla scelta 23 e che quando hanno visto che era ancora libero al momento di scegliere non hanno avuti dubbi. Esisteva per i Broncos anche la possibilità di una trade down che però è saltata proprio quando Elway e i suoi soci in war room hanno visto ancora libero il DT.

WilliamsWilliams è un DT di stazza, 1.91 per 138 kg, ma con un’ottima rapidità nei primi passi fuori dallo snap. La sua caratteristica principale è quella di mettere pressione al qb avversario dall’interno della linea, cosa che i Broncos cercavano da tempo. Per lui infatti 8 sacks negli ultimi due anni di college oltre a parecchi tackle for loss.

Williams entrerà sicuramente in rotazione fin da subito a formare un trio di giocatori di peso nel ruolo di DT con Vickerson e il nuovo arrivato Knigthon.

Il front office dei Broncos aveva già incontrato Williams durante le visite pre draft ed Elway si è detto molto soddisfatto della qualità del ragazzo in campo e fuori. La soddisfazione dell’ambiente sembra dare un segnale positivo su questa scelta.

Per come si era messo il draft direi che una buonissima scelta. Forse il DE tedesco Werner poteva essere molto interessante, ma è vero che la profondità sui DE a roster è leggermente meglio di quella dei DT. Quindi la scelta copre benissimo un’area in cui eravamo carenti. Ci sarà tempo stasera o domani per cercare un pass rusher di situazione per il ruolo di DE.

Iniziata da una settimana la free agency ci sono già stati i primi movimenti e i prezzi più pregiati hanno trovato un nuovo (e ricco) contratto. I Broncos sono stati tra i protagonisti di questo inizio con alcune ottime operazioni. Andiamo ad analizzarle una per una.

Luis Vasquez – G (ex Chargers): 4 anni per 23.5 M$

vasquezTanti tanti soldi investiti nella guardia di San Diego significa che i Broncos vedono in lui un titolare della linea dei Broncos per i prossimi anni. La guardia 25enne è stato l’unico elemento positivo di una linea disastrosa l’anno scorso ai Chargers e porterà ai Broncos i suoi quasi 150kg per formare con Orlando Franklin una muraglia sul lato destro della linea d’attacco. La firma lascia intendere anche che i Broncos hanno parecchi dubbi su Chris Kuper, ottimo giocatore ma con parecchi problemi di infortuni che ne hanno pregiudicato la stagione scorsa. Peccato perchè Kuper, quando è sano, è sempre stato uno dei migliori e proprio l’anno scorso la sua assenza si è fatta sentire. In ogni caso serviva dare consistenza alla linea e questa mossa, insieme al ritorno di Clady (franchise tag per lui) sono due buoni motivi per dare sicurezza a Peyton Manning.

Stewart Bradley – MLB (ex Cardinals): 1 anno per 1,1 M$

Firma che serve per dare profondità al ruolo di linebacker, dopo il taglio di DJ Williams. Improbabile che giochi da titolare anche se Bradley in passato, ai tempi degli Eagles, è stato protagonista di un’ottima stagione che gli è valso il riconoscimento di All-Pro. Il passaggio ai Cardinals, e il cambio di schema (una 3-4) l’ha penalizzato e ora avrà la possibilità di rifarsi in una 4-3. Investimento esiguo per un ruolo in cui serviva aggiungere concorrenza. Per il ruolo di MLB la concorrenza è con Joe Mays, Nate Irving e probabilmente qualcuno che verrà aggiunto al draft.

Wes Welker – WR (ex Patriots): 2 anni per 12M$

welkerIl colpo più importante del mercato fino ad ora è senza dubbio la firma di Welker. Una vera stella, con 5 stagioni da 1000+ ricezioni coi Patriots, perfetto per giocare nello slot come terzo ricevitore sul corto, darà a Manning un’arma in più e toglierà ancora più pressione sugli esterni a Decker e Thomas. Il trio dei ricevitori dei Broncos ora è stellare. Altro vantaggio è aver tolto Welker ai Patriots, i maggiori rivali per la AFC (in questo momento almeno) per il prossimo anno. Brady pare sia imbufalito per la perdita di Welker e questo la dice lunga sulla bontà di questa acquisizione. E’ il grande colpo da free agency per cercare di vincere subito quel Super Bowl che manca da molto tempo, prima che Manning si ritiri e i Broncos debbano ricostruire. Ottimo il lavoro di John Elway capace di accapararsi il pezzo più pregiato e utile per i Broncos che fosse disponibile sul mercato.

Terrance Knighton – DT (ex Jaguars): 2 anni per 4.5 M$

Il DT è da sempre uno dei ruoli più scoperti della difesa dei Broncos e questa firma cerca di mettere un po’ di carne (parecchia visto i suoi 150 kg) in mezzo alla linea. Knighton rispecchia il prototipo di defensive tackle che piace a Jack Del Rio e non è un caso che sia stato proprio l’attuale DC dei Broncos a sceglierlo al draft quando era HC dei Jaguars. Knighton è stato protagonista di buone stagioni nei suoi 4 anni in NFL anche se l’anno scorso a dire il vero ha perso il ruolo di starter. Nei Broncos solitamente c’è una forte rotazioni sulla linea a seconda della difesa che si gioca e lui potrà dare il suo contributo.

Kevin Vickerson – DT (rinnovato): 2 anni per 5 M$

Dopo la firma di Knighton si pensava che per Vickerson fossero chiuse le porte e invece è arrivata la riconferma. Ottima notizia perchè Big Vick è stato protagonista di una buona stagione l’anno passato. Non è un fenomeno, ma è un giocatore solido che da sempre tutto quello che ha in campo ed è in grado di fare buone cose. Lui completa con Knighton la coppia di DT, entambi molto grossi e pesanti, ma piuttosto agili per la loro stazza. Il ruolo di defensive tackle probabilmente verrà tenuto d’occhio e rinforzato anche al draft, ma intanto una base di partenza discreta c’è.

Dominique Rodgers-Cromartie – CB (ex Eagles): 1 anno per 5 M$

DominiqueRodgersCromartie2I Broncos cercavano un CB da mettere sul lato opposto a quello occupato da Champ Bailey e hanno scelto l’ex prima scelta dei Cardinals (poi mandato agli Eagles nell’affare Kolb). Rodgers-Cromartie proprio agli Eagles non ha di certo brillato, in quello che sembrava essere un dream team e che invece è stato un fiasco completo. Però i suoi primi 3 anni ai Cardinals sono stati ottimi, con 13 intercetti e ottime giocate. Molto buono in copertura sull’esterno, non è un grandissimo placcatore ma è ancora giovane, 26 anni, e se riuscirà a risolleversi dopo i due anni andati male agli Eagles per i Broncos sarà un buon affare. L’approccio è stato come quello adottato per Tracy Porter, un solo anno di contratto a una cifra importante e poi sarà il campo a decidere se sarà il caso di rinnovare a lungo termine o cambiare obiettivo. Speriamo sia più fortunato di Porter.

Queste le prime firme messe a segno dai Broncos, fin qui il voto alla free agency è molto alto. Sono stati coperti obiettivi importanti in ruoli in cui c’era necessità, come CB, WR e OL. Qualche posizione ancora andrebbe migliorata, come i running back o le safety, ma non si poteva fare tutto e credo sin qui si sia fatto molto bene.

Poi c’è il caso Dumervil… ma di quello parlerò in un articolo a parte.

Dopo una lunga pausa servita a ricaricare le batterie, eccoci di nuovo a parlare di Broncos. E’ cominciata l’offseason e in questo mese che ci ha separato dal Super Bowl e dalla vittoria dei Ravens, che devono almeno una parte del loro premio vittoria allo sciagurato Rahim Moore, sono successe due cose degne di nota nell’universo arancio-blu: il franchise tag di Ryan Clady e il caso Dumervil.

Franchise Tag per Ryan Clady

cladyIl LT, nominato per la terza volta al Pro Bowl, era in scadenza di contratto e sappiamo che all’inizio della stagione scorsa si erano più o meno bruscamente interrotte le trattative per un nuovo lungo contratto coi Broncos. Dunque la notizia che i Broncos hanno deciso di piazzare il franchise tag su di lui non è una sorpresa, era nell’aria e così è puntualmente avvenuto. Per la stagione 2013 guadagnerà 9,8 M$, questo il valore del tag. Più o meno è in linea con quello che (si dice) lui stesse cercando anche a lungo termine, un contratto intorno ai 10 milioni l’anno. Non pochi certo, ma il ruolo di left tackle è uno dei principali per l’attacco, soprattutto se si deve proteggere un qb come Peyton Manning e se si punta al Super Bowl.

Quello che è sembrato un po’ meno ovvio è il fatto che non si sia nemmeno provato a intavolare una nuova trattativa per cercare un accordo a lungo termine, i Broncos hanno deciso di prendere un anno di tempo per capire se investire anche in futuro su di lui. I dubbi non sono certo legati al suo rendimento in campo, sempre all’altezza, ma più che altro agli infortuni subiti da Clady durante la ancora giovane carriera. Infatti il tackle ha finito la stagione soffrendo di un infortunio alla spalla, che ha richiesto un’operazione chirurgica ai primi di febbraio e che lo vedrà costretto a saltare buona parte dell’offseason per tornare poi a disposizione, si pensa, al training camp.

Di certo i Broncos non volevano impegnarsi economicamente prima di vedere il recupero effettivo del loro talento e se il rendimento in campo fosse in qualche modo condizionato da questo infortunio. Una decisione che ci può stare e che non dovrebbe far troppo storcere il naso al giocatore, che riceverà il suo bel compenso quest’anno, in attesa di confermarsi durante la stagione.

Scoppia il caso Dumervil

imagesMolto più a sorpresa invece la seconda notizia dell’offseason, fresca di appena qualche ora. Pare, ma è notizia ben confermata da più parti, che i Broncos vogliano chiedere a Elvis Dumervil di ridursi l’ingaggio per il 2013, che è segnato sui libri intorno ai 12 M$, evidentemente giudicato eccessivo dal management. Elvis ha giocato bene quest’anno, ha raggiunto anche lui il Pro Bowl, ma non è stata la sua miglior stagione. Le ultime due a dire il vero, dopo aver saltato un anno intero per infortunio, sono state buone, ma non ottime come quella che gli aveva regalato il record di 17 sacks giocando da outside linebacker. I sacks nelle ultime due stagioni sono scesi a 11 e 9.5, non male ma nemmeno così speciali da valere, a parere della dirigenza, il contratto attuale.

Forse una ragione di fondo c’è, il salary cap porta sempre a queste situazioni limite, si paga molto un giocatore in scadenza se è reduce da un’ottima annata e poi bisogna convinvere nei 4-5 anni successivi col contratto che si era stipulato.

Pare che i Broncos vogliano chiedere una riduzione dell’ingaggio a Dumervil, che continua a piacere e rientrerebbe nei piani di coach e staff tecnico, ma a un prezzo più moderato. In caso di rifiuto del giocatore, sembra che l’unica via di uscita sia il taglio. Si vociferà addirittura che i Broncos stiano già pensando a Dwight Freeney, in uscita dai Colts, per sostituire Dumervil in caso di mancato accordo.

Io spero che un accordo però si trovi, è vero che c’è sempre bisogno di spazio nel cap, che i Broncos pensando di firmare giocatori in free agency e quindi spenderanno, ma l’apporto di Dumervil è stato positivo e la sua presenza, accoppiata a quella di Von Miller, è stata l’arma più importante della nostra difesa. Togliendo lui gli attacchi avversari potrebbero concentrarsi ancora maggiormente sul contenere Von e questo porterebbe a un peggioramento delle prestazioni di tutta la difesa.

Se proprio servono dei soldi, sarei più propenso a tagliare il linebacker DJ Williams, che guadagnerà 5-6 M$ l’anno prossimo e ormai è ai margini della squadra sia in campo che fuori, per le sue ripetute squalifiche e bravate fuori dal campo. Anche se credo che il suo taglio sia già dato per scontato.

Vedremo che succederà, intanto da martedi prossimo si apre la free agency, stay tuned…

foxelway

Si è svolta lunedi, purtroppo a dire il vero, la conferenza di fine stagione per i Broncos. John Elway e John Fox hanno risposto alle domande dei giornalisti, lasciando alcuni spunti interessati. Eccovi alcune delle dichiarazioni rilasciate:

Sulla decisione di inginocchiarsi a 31 secondi dalla fine:

Foxavevamo appena assistito a una bomba di 70 yards sopra la nostra testa, c’era un certo stato di shock. Come un pugile che ha appena preso un colpo al mento alla fine del round, non era il momento migliore per cercare di prendere il colpo del ko. Conoscendo questi ragazzi da 20 partite, vedendo questi giocatori, nei loro occhi si capiva che non c’era il feeling giusto. Non era il momento di attaccare per vincere.

Lo farei altre 10 volte se si presentassero 10 occasioni. Non si può paragonare alla situazione di Atlanta (nota: contro Seattle, con 31 secondi e sotto di un punto hanno vinto grazie a un field goal) loro stavano perdendo e dovevo provarci. Noi avevamo un altro round per lottare.  Ovviamente non è andata come pensavamo, ma è responsabilità dei giocatori e dei coach fare meglio, e non ci siamo riusciti.

Su Peyton Manning e l’assenza di lanci lunghi:

Fox: a volte è la difesa che ti indica come attaccare, è il caso di Baltimore. E’ loro, più che del freddo, la causa della mancanza di lanci lunghi. Il freddo ha effetti su ogni atleta in ogni sport. A mio avviso Peyton ha giocato bene abbastanza da farci vincere, solo che non ci siamo riusciti.

Se Rahim Moore saprà reagire all’errore:

Fox: ho parlato con lui a lungo, ovviamente è scosso, come sono sicuro lo siano i fans e tutti quelli che lavorano con noi ogni giorno. Se fai il defensive back devi avere la memoria corta. Penso abbia fatto molti progressi quest’anno rispetto al suo anno da rookie. E’ migliorato molto. Deve avere lo stesso approcio l’anno prossimo, imparerà da questo errore e migliorerà.

Sul contratto di Ryan Clady (in scadenza):

Elway: “Proveremo a trovare un accordo, speriamo di riuscirci.”

Se la stagione può considerarsi positiva

Elway: Certo, se guardiamo la regular season, eravamo 13-3 e abbiamo vinto 11 partite consecutive. E’ positiva, ma è deludente per come è finita. Ci sono state tante buone cose. Se guardate a dove eravamo due anni fa e a dove siamo adesso, stiamo facendo grandi passi avanti nella direzione giusta. Sappiamo che ne mancano ancora, ma è fuori di dubbio che è stata una stagione molto buona per noi. Abbiamo vinto molte partite, i fans sono stati con noi, l’affetto e l’entusiasmo sono tornati, ora è importante per noi fare il prossimo passo. Ovviamente nei playoff devi giocare bene, ci sono grandi squadre e per vincere il Super Bowl devi giocare sempre bene in tutte le partite di playoff. Noi non l’abbiamo fatto, non abbiamo giocato al meglio, e nonostante tutto avevamo la possibilità concreta di vincere. Ci concentreremo su questo il prossimo anno. Non abbiamo giocato bene abbastanza quest’anno ma questa esperienza ci sarà molto utile. Read on »

Incredibile sconfitta per i Broncos, che solo a pochi secondi dalla fine sembravano avere in mano la vittoria, poi l’incubo. Un lancio di 70 yards di Flacco coglie impreparata la difesa, Rahim Moore sbaglia tutto e lascia Jacoby Jones da solo verso la meta. Pareggio e supplementari. Poi arriva l’intercetto di Manning e il field goal dei Ravens.

Qui trovare il mio report, pubblicato sul sito playitusa.com

I Ravens sorprendono i Broncos e vanno al Championship AFC

Finito il turno di wild card AFC, con tutti i pronostici della vigilia rispettati, accedono ai divisional playoffs Houston Texans e Baltimore Ravens. In virtù del seed ottenuto, saranno poprio i corvi viola di Baltimora a giungere nella Mile High City sabato prossimo.

I Ravens si sono sbarazzati piuttosto agevolmente del rookie prodigio Andrew Luck e dei suoi Indianapolis Colts, sfortunati a dover rinunciare al loro offensive coordinator proprio qualche ora prima della partita per un ricovero in ospedale causa forte influenza e problemi di pressione sanguigna. Un duro colpo dato che Arians è anche colui che chiama i giochi d’attaco.

2012-09-24T043613Z_01_BAL122_RTRIDSP_3_NFLSicuramente questo evento ha influito negativamente sulla prestazione dei Colts, anche se tutto sommato direi che i Ravens hanno vinto con merito e sono al momento ancora più squadra e in generale più forti dei ragazzi di Indianapolis.

Dunque il leggendario Ray Lewis ha rimandato il suo addio al football almeno di un’altra settimana e saranno i Broncos a doverlo forzatamente spingere ad appendere l’elmetto al chiodo. Come sappiamo difatti ha già annunciato che questa è la sua ultima stagione e si ritirerà appena finiti i playoffs.

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