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Oct 12
Denver Broncos @ San Diego Chargers 35-24
Un Monday Night incredibile, impossibile da dimenticare che passerà alla storia.
Ricordate il Tebow Time e le sue rimonte? Lunedi si è visto qualcosa di simile, ma ancora migliore per emozioni. Più classe e più talento, la stessa dose si “buona sorte” e una difesa che riesce finalmente a mettere a segno dei turnover decisivi, cosa che non si era vista per tutta la stagione. Risultato ribaltato e da 0-24 (all’intervallo) si passa a un sontuoso 35-24 con un secondo tempo da record.
Non mi soffermo molto sulla cronaca spicciola perchè son già passati dei giorni e avete già potuto vedere highlights ovunque, ma serve analizzare, anche in vista del bye week, che cosa è successo lunedi a questi Broncos.
Si è visto di tutto, nel bene e nel male. Il trend di questa stagione è quello di fare regali su regali e trovarsi praticamente spacciati quando ci sarebbe ancora tanto football da giocare. E’ successo nelle tre sconfitte subite ed è successo anche nel monday night in quel di San Diego.
Due fumble su due ritorni con palla ai Chargers già in red zone, Decker che inciampa da solo quando potrebbe andare in touchdown e due giochi dopo Willis che si inventa una traccia mentre Manning ne cerca un’altra, regalando il pallone ai Chargers per il pick six. Si va sotto all’intervallo per 24-0 e il pensiero che si andrà al bye week con il record di 2-4 e tante cose da sistemare.
Al ritorno in campo però succede l’imprevedibile. Manning è eccezionale nel gestire l’attacco, passaggi da touch down per Thomas, Decker e Stokley. La difesa si sveglia e inizia a mettere pressione su Rivers. Dumervil provoca un fumble che Carter recupera e riporta in endzone, poi arrivano ben 4 intercetti in un tempo solo, due di Chris Harris, uno dei quali riportato in touch down, uno dello stesso Carter e uno di Leonard che fermano tutti gli attacchi Chargers e ridanno tempo, palla e punti ai Broncos.
Questa volta la rimonta si completa e si porta a casa una grande vittoria. Il record è di 3-3 e si va al bye week con il morale alto, l’infermeria praticamente vuota, cosa da non sottovalutare nella seconda parte della stagione e un calendario davanti che ora è tutto in discesa con pochi avversari di livello e tante squadre in difficoltà.
Le premesse per una stagione da 10 vittorie ci sono tutte. Ma…
C’è un ma ovviamente, ci sono anche dei problemi. La difesa non mi convince. La linea generalmente non sta giocando bene, qualche big play arriva (specie nel finale quando gli avversari sono più stanchi) ma nei primi tempi non c’è quasi mai pressione sul qb avversario e si fatica a tenere i running back avversari. Forse è troppo leggera. I linebacker sono uno dei punti deboli della squadra. Miller si sta dimostrando un po’ troppo monodimensionale, un gran cacciatore di quarterback ma non un vero linebacker completo, poco presente sulle corse e soprattutto difficile da mandare in copertura sui tight end. In mezzo Mays è stato messo in panchina per il veteranissimo Brooking ma le cose sono cambiate poco. E Woodyard ci mette sempre tanta grinta e cuore, ma è troppo leggero e fa rimpiangere l’assenza di quella testa di …. di DJ Williams, che l’anno scorso aveva giocato davvero bene (c’entrerà il doping per il quale poi è stato squalificato?).
Le secondarie mi piacciono, Bailey è una sicurezza, Porter è un buon numero due e se Harris e Carter ripetono le giocate viste nel monday night, siamo messi bene. Le safety sbagliano poco e chiudono abbastanza bene i troppi buchi lasciati dai linebacker. Rhaim Moore mi sta sorprendendo, non sbaglia più un placcaggio in campo aperto che sia uno, vero limite che l’ha relegato a riserva l’anno scorso. Admas è un discreto titolare, preciso, non eccelso ma concreto. Forse manca qualcosa nelle riserve anche se Leonard si è fatto vedere con un grande intercetto.
Resta da capire perchè si vada sempre sotto in tutte le partite contro avversari forti. Qui secondo me qualche critica va fatta al coaching staff. Evidentemente si sbaglia a prepare le partite, a scegliere l’approcio giusto e si subisce sempre l’iniziativa avversaria. Se in più ci mettiamo gli erorri personali dei giocatori la frittate è fatta. Credo che sia un problema di coaching perchè i fatti dimostrano che con i giusti ritocchi, nella ripresa si riesce a recuperare o quantomeno giocarsela.
Forse preparando meglio l’inizio dei match si potrebbe portare a casa la vittoria con più facilità. C’è una settimana di riposo per lavorare su questo aspetto.
MHC MVP: E’ impossibile non dire Peyton Manning, 24/30, 309 yards, 3 TD, 1 INT e un rating di 129.0. Quasi perfetto se pensiamo che l’intercetto è più colpa del ricevitore che sbaglia traccia. Ottime anche le prestazioni di Carter ed Harris con due turnover a testa recuperati e uno per uno riportato in TD.
Bene sono stato a dir poco smentito, ma sono contento così.
Resta inspiegabile come questa squadra abbia due volti così diversi in una stessa partita.
L’importante è vincere la division…..e con questa vittoria ci avviciniamo molto!!!