26
Nov 13
Denver Broncos @ New England Patriost 31-34
Manning contro Brady
Ogni volta che questi due qb si affrontano, tutte le altre storie intorno alla partita diventano secondarie. Il record stagionale, la vittoria della division, le performance degli altri giocatori, passano in secondo piano e la partita è tutta nella sfida tra Peyton Manning e Tom Brady, due dei più grandi qb degli ultimi 10 anni e probabilmente di sempre. Chi vince la sfida tra i due, porta a casa la partita, quasi sempre. Domenica la sfida è stata vinta da Tom Brady, più preciso e più in controllo del match che è stato in grado di portare la W dalla parte dei suoi New England Patriots. La sua reazione dopo un inizio disastroso è stata degna di un fuoriclasse. I primi tre possessi di Brady si sono chiusi con tre fumble dei Patriots, che hanno permesso ai Broncos di portarsi in vantaggio nel punteggio sfruttando le ottime posizioni di campo. Nella ripresa però il leader dei Patriots ha ribaltato il match, recuperando ben 24 punti e portandosi fino al 31-24 con esecuzioni precise e approfittando di tutti gli spazi che la difesa dei Broncos concedeva. Manning dall’altra parte del campo è parso un po’ meno preciso del solito, ha sicuramente sofferto il grande freddo del Gillette Stadium, – 6 gradi e con vento gelido oltre i 30 km/H e le difficoltà si sono viste anche quando la squadra metteva punti a tabellone nel primo tempo. Il suo tabellino racconta di solo 150 yards lanciate con 19 completi su 36, percentuale tra le peggiori dall’inizio della stagione. Due le mete realizzate contro un intercetto, per un qb rating finale non esaltante di 70.4 punti. Brady ha risposto con 344 yards lanciate, 34 passaggi completati su 50 e 3 td senza intercetti, con qb rating 107.4 ma numeri a parte si è dimostrato un grande campione soprattutto dal punto di vista mentale. Senza un grandissimo gruppo di stelle a ricevere i suoi palloni è riuscito a trovare i punti deboli, come l’assenza di Rodgers-Cromartie nella ripresa, per mettere in cascina yards dopo yards e infilare 4 td nella ripresa. A lui la palma di vincitore morale dello scontro tra i due qb.
Inizio col botto
L’inzio di partita aveva lasciato sperare un ben altro risultato finale per i Broncos. La difesa è partita alla grande causando subito tre fumble nei primi tre drive dei Patriots, il primo dei quali riportato direttamente in endzone da Von Miller per il 7-0 iniziale. Poche azioni dopo lo stesso Von Miller si ripete, causando questa volta il fumble di Tom Brady, che viene recuperato da Terrance Knighton sulle 23 yards offensive per i Broncos, che ci mettono pochissimo a realizzare con Moreno il secondo td di giornata. Drive successivo e altro fumble, questa volta del rb Blount che viene colpito dalla safety Ihenacho e il pallone è recuperato da Trevathan. Terzo drive offensivo dei Broncos che finisce a punti grazie al field goal di Matt Prater dalle 27 yards. Non ci poteva essere inizio migliore, con l’attacco che trova ancora il field goal più tardi nel secondo quarto e la difesa che continua a mettere pressione su Brady causando ancora un fumble, questa volta recuperato dai Patriots. La partita sembra segnata, il risultato è di 24-0 e i Patriots giocano già il quarto down alla mano, senza convertirlo e dando di nuovo la palla ai Broncos. Nonostante il vantaggio però, le sensazioni non sono del tutto positive. L’attacco non sta giocando bene, i lanci di Manning non sono per nulla precisi e arriva anche qualche errorino dei ricevitori che però sono quasi sempre marcati molto da vicino dalla difesa dei Patriots. Il vantaggio è sicuramente frutto di “episodi” e della grande prova difensiva più che di un vero dominio di squadra. C’è la sensazione che la partita sarà ancora lunga.
Turning point
Il punto di svolta del match avviene a 10 secondi circa dalla fine del secondo quarto. I Patriots vanno al punt e i Broncos hanno ancora qualche secondo per provare ad allungare il vantaggio prima che il secondo tempo si riapra con la palla in mano ai Patriots nella ripresa. Sul punt Trindon Holliday si trasforma, come a volta gli capita, nel fratello scarso di quello che è in grado di strabiliare e perde il pallone sulla ricezione, nella mischia ne escono i Patriots con la palla in mano in una posizione di campo che può permettere a Brady di provare, senza rischiare nulla, il lancio in endzone. Cosa che puntualmente avviene, ed è qui che succede il fattaccio. Il lancio è corto e lontano da ogni ricevitore, Dominque Rodgers-Cromartie si lascia ingolosire dalla possibilità di intercettare la palla e si tuffa in un tentativo di inutile (se non per le statistiche) intercetto a terra, che si trasforma in un infortunio alla spalla e pallone che cade incompleto. Il cb fino a questo momento in stagione vera stella delle secondarie e che anche in questo match stava giocando strabene, non rientrerà in campo nella ripresa a causa dell’infortunio e Brady da quel momento in poi decide di punire Webster, il suo sostituto, individuato come anello debole della difesa.
Secondo tempo da incubo
A complicare le cose ci si mette poi il solito fumble dei running back dei Broncos, Montee Ball che stava giocando comunque molto bene, perde un pallone sanguinoso dopo un contatto col difensore avversario e la palla è recuperata dalla difesa. Brady non si lascia scappare l’occasione e guida il drive da td chiuso pochi giochi dopo con una corsa in td del rb Bolden. Punteggio sul 24-14 e inerzia che comincia a cambiare passando dalla parte dei padroni di casa. I Broncos fanno di tutto per rallentare il ritmo, correndo a ripetizione e cercando di far perdere il ritmo a Brady lasciandolo in panchina. La tattica funziona si e no, Moreno mette insieme ottime corse e macina yards, ma non si può solo correre e il gioco sui passaggi non riesce a supportare quello sulle corse. Manning viene placcato su un terzo down subisce un sack con fumble che per fortuna lui stesso riesce a recuperara, ma l’attacco si inceppa. Brady ormai è lanciatissimo e in due passaggi raggiunge di nuovo l’endzone per il td del 24-21 realizzato dal TE Gronkowski. Ora la bilancia pende tutta dalla parte di New England che mette la freccia e nel quarto periodo supera i Broncos nel punteggio sfruttando un altro turnover, questa volta un intercetto lanciato da Manning e messo a segno da L. Ryan. La partita sembra sfuggire di mano e i Patriots allungano ancora con un field goal portanto il risultato sul 31-24 e facendo credere che ormai i Broncos abbiano mollato dal punto di vista psicologico più che fisico. In realtà la reazione che non ti aspetti più arriva e i Broncos riescono a pareggiare con un bel drive, l’unico del secondo tempo, fatto di passaggi corti e di corse, e chiuso con il TD di D. Thomas a 3 minuti dalla fine. La partita si trascina senza altre emozioni ai supplementari. I Broncos vincono il sorteggio ma l’equilibrio sembra regnare nell’overtime. Le difese riescono a contenere gli attacchi e il gioco si ingolfa un po’ arrivando al punt nei primi 4 drive e consumando tempo sul cronometro. Nel secondo punt dei Patriots però si decide la partita. Welker è l’uomo destinato a ricevere il pallone, all’ultimo momento segnala di non ricevere il pallone e si allontana facendo rimbalzare la palla, che però va a sbattere sulle gambe di Tony Carter che stava bloccando un giocatore dello special team avversario. A quel punto la palla diventa giocabile e libera e i Patriots sono i primi a ricoprirlo in una zona perfetta per segnare, pochi giochi dopo, il field goal decisivo che consegna la vittoria a Brady e compagni. La fine peggiore per una delle più belle ed incerte partite di questa stagione NFL e un modo un po’ casuale di decidere la sfida tra i due campioni Manning e Brady. Se le premesse restano queste però, è probabile che non sai l’ultimo confronto fra i due in stagione, i playoff li aspettano.
MHC MVP – Knowshon Moreno 37 corse per 224 yards (record in carriera), 6.1 ypc, 1 TD
Mah, questa vota concordo meno del solito col tuo commento.
Si i tre fumble iniziali hanno premiato i Broncos nel punteggio, ma in realtà (e qui sta il primo errore) li hanno spinti a giocare col freno a mano tirato.
Il 24-0 (e il vento che teneva giustamente PM lontano dai lanci) hanno spinto verso una partita in controllo del tempo e del risultato. Ed è chiaro che non puoi farla contro i Pats.
Poi gli episodi sono girati e i Pats hanno rimontato.
Ma qui la differenza vera l’hanno fatta gli infortuni. La difesa ha giocato il 3zo e 4to quarto imbottita di seconde e terze linee. Ci sono stati giochi davvero imbarazzanti.
Brady è un fenomeno ma l’altra sera non lo è stato secondo me.
Ha giocato contro una difesa improvvisata, sempre mal messa nelle coperture e impaurita.
Nessun blitz è andato a segno nel terzo e quarto quarto, dopo che l’inizio della difesa è stato davvero dominante.
Ma è dall’inizio che lo dico: questa squadra ha la coperta un po’ corta in troppi ruoli difensivi.
Il drive del pareggio dimostra che bastava lasciar giocare l’attacco da Broncos, senza strafare, ma giocando anche se sei 24-0.
Credo che con John Fox sulla sideline le cose sarebbero andate diversamente.
Mettiamola così: meglio perdere coi pats adesso che al championship.
Adesso speriamo di recuperare un po’ di gente per davvero per la sfida decisiva con kansas
ciao
m
PS.: comincio a preoccuparmi di PM al freddo. A Denver a gennaio si gela e il grande ballo quest’anno sarà al gelo del New Jersey (provato lo scorso anno al 30 dicembre e giuro che è dura) …. bisogna che John gli insegni ad abituarsi.
La mia sensazione, vista anche la partita contro i Chiefs, è che la tendenza del periodo sia di puntare più sulle corse. Questo può essere dovuto ancora al problemino alla caviglia di Manning e finchè Moreno va così ci sta anche di sfruttarlo. Certo il limite è che l’attacco rischia di ingolfarsi. Manning sembra anche più in difficoltà sui lanci, almeno sul profondo, dopo le prime gare di stagione cerca pochissimo la profondità e quando lo fa non è sempre preciso. Ho la sensazione e timore che il suo braccio inizi a sentire la fatica e che quindi vada gestito di più durante la partita e durante la stagione, per non arrivare cotto ai playoffs. In più se come domenica ti trovi davanti 24-0 ci sta continuare a correre. Certo è che poi qualche punto devi metterlo. Il mio elogio a Brady era dato dal fatto che anche sotto di tanto è rimasto sempre tranquillo e drive dopo drive ha riportato avanti i Patriots, anche se come hai giustamente detto, pure lui non ha giocato la miglior partita possibile. Però se si confrontano i reparti dei ricevitori, Brady ha fatto molto di più con compagni molto meno forti. Da Manning mi aspettavo qualcosa di più visto anche l’ottimo supporting cast. Se hai Moreno che ti fa più di 200 yards e la difesa che ti parte a razzo, devi vincere, senza se e senza ma.
L’infortunio chiave nella ripresa è stato sicuramente quello di Rodgers-Cromartie che ha lasciato le secondarie un po’ scoperte visto anche che Ihenacho è stato fuori per qualche gioco acciaccato anche lui. Vickerson è uscito nel secondo tempo e la sua assenza si farà sentire, ma in linea con Unrein e anche Malik Jackson sui giochi di passaggio possimo mettere una toppa, sperando che salga di tono il rookie Willimas, fino adesso prima scelta un po’ deludente.
Episodi o no abbiamo buttato via una partita già vinta.
Quando sei sopra di 4 possessi all’intervallo non puoi proprio perdere, come giustamente detto da Mauro bisognava correre qualche rischio in più, continuare a giocare da Broncos e mettere qualche punto a tabellone, invece che limitarsi a far correre il cronometro per tenere Brady sulle sideline. Tanto alla fine i turnovers li abbiamo commessi lo stesso.
Fortunatamente da quello che leggo gli infortuni di Moreno e Rodgers-Cromartie non sono gravi e dovrebbero essere disponibili già con i Chiefs…mentre Vickerson lo abbiamo perso almeno fino ai playoffs.
Adesso vedremo in campo la prima scelta di quest’anno S. Williams? Si è visto poco fin ora…
Ripeto peccato, una partita già vinta che ci avrebbe praticamente dato la certezza del seed n.1, fondamentale perché secondo me vincere a Foxboro (o a Indy o a Cincinnati) in gennaio diventa tremendamente complicato.
Adesso abbiamo il match-point per la division, contro Kansas in difficoltà…non si può sbagliare.
Let’s go BRONCOS!!
Son d’accordo, come detto però credo che il “giocare da Broncos” in questo momento voglia dire correre ed esporre Manning a meno rischi possibili. Soprattutto nel freddo e con 24 punti di vantaggio. La tattica di per se aveva un senso, è l’esecuzione che è stata pessima. I fumble di Ball e l’intercetto di Manning (su un passaggino corto tra l’altro, quindi brutto errore) più altri errori hanno bloccato l’attacco e rimesso in partita i Patiots.
Se serve far riposare Manning, facciamo giocare un po’ Brock Osweiler! Non si possono perdere certe partite…
Refuso: sono i Patriots a vincere il sorteggio e decidere di calciare scegliendosi la porzione di campo con il vento a favore.
Scelta che ha favorito la vittoria? Se ne discute, ancora, da domenica………….
Hai assolutamente ragione, stavo pensando che i Broncos hanno avuto il primo possesso e ho sbagliato a scrivere.
In effetti la scelta dei Patriots è stata quantomeno curiosa. Belichick si è fidato della sua difesa, che aveva tenuto bene durante il secondo tempo e ha preferito avere il vento dalla sua per allungare il raggio da field goal. Alla fine la scelta è stata ininfluente perchè la vittoria è arrivata dopo 4 possessi (2 a testa) e con un errore su un punt. Ma di certo è stata una mossa coraggiosa.
Pyppinton Manning è l’unico responsabile.
Le statistiche lo indicheranno come il miglior QB della storia, ma per me è il peggior condottiero che si possa avere quando la partita è sul filo del rasoio. Una partita del genere Elway l’avrebbe portata a casa lanciando con una tazza di caffé in mano. Il vecchio John con una squadra così avrebbe vinto 5 SB. Con un perdente come Manning in regia di strada ne faremo poca. Aridatece Tebow!
Alo per favore …Tim Tebow proprio no ……
Peyton è uno dei più grandi QB della storia … il problema di quest’anno (caviglia a parte) è il freddo …
Giocare a Denver in gennaio sarà durissima e il grande ballo si balla nel gelo del New Jersey ….
Poi ovvio che John Elway per noi non è uno dei più grandi QB della storia …ma è la storia….
Ma è un altra cosa
Ciao
M
Mauro, la mia è ovviamente una provocazione! E anche rabbia. Rabbia nei confronti di statistiche che dipingono PM come uno dei più grandi QB della storia, ma che non sanno valutare quanto “perdente” sia questo giocatore. Per chi, come me, si è innamorato dei Broncos per quelle rimonte impossibili, tutte cuore e grinta, di JE, non può accettare di esaltare questo fenomeno senza un briciolo di palle…
Caro Alo,
anch’io come te mi sono innamorato del football guardando John Elway.
The Drive è stato per me il momento in cui è scoccata la scintilla.
E ovvio che JE sia stato per me forse non il migliore in assoluto ma sicuramente quello che più’ accendeva il cuore.
Ma quanto all’essere “perdente” proprio lui non è stato secondo a nessuno.
Ricordi i 3 SB persi …tra l’altro in malo modo…
O qualche eliminazione ai play off che sanguina ancora …
Prima dei due trionfi agli ultimi due anni di carriera per JE la fama era proprio quella …il grande perdente…
Finora la stessa fama di PM ma …tieniti forte … anche lui è agli ultimi due anni di carriera ….
ciao
m
Caro Mauro,
mi pare che il nostro percorso di “ultras” dei Broncos sia stato identico. Ma proprio per questo come fai a paragonarmi l’atteggiamento di PM rispetto a quello di JE? Nelle situazioni critiche o quando affronta quarterback bravi quanto lui (al momento solo Brady o Brees) Manning sparisce dal campo. Elway non ha mai rinunciato a giocare contro un Montana o un Marino, magari ha giocato male, ma si è sempre fatto carico della squadra. L’essere un perdente lo si vede nei comportamenti e non nel palmares o nelle statistiche. Ovvio che non scambierei Manning con Tebow, ma preferirei un leader meno forte ma con molto più cuore.
Ciao
Come cuore, l’Elway delle ultime stagioni (quella del Super Bowl vinto contro Green Bay soprattutto) non ha eguali.
Peyton Manning è molto più freddo e calcolatore, manager e scienziato del gioco, è l’offensive coordinator in campo. Certo per ora nei momenti chiave ha fallito, ma ha questi due anni per farci cambiare idea. Intanto godiamoci lo spettacolo.