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La difesa dei Broncos viene premiata per l’ottima stagione (soprattutto nel filotto di 6 vittorie consecutive) con tre giocatori nominati per il Pro Bowl

Nessuna sorpresa se si sente nominare Champ Bailey, alla sua undicesima convocazione in tredici stagioni. E’ il miglior cornerback di sempre, uno che finirà diretto al primo anno di eleggibilità nella Hall of Fame. Se un paio di convocazioni al Pro Bowl sono arrivate in stagioni non di altissimo livello, sfruttando solo la sua reputazione, lo stesso non si può dire di questa. Assolutamente meritata. E’ stato protagonista di una stagiona ottima, sempre preciso sulle coperture, ottimo nei placcaggi. La novità di quest’anno è stato vederlo impegnato come nickel cornerback sull’interno in situazioni di terzo down, dove ovviamente se l’è cavata alla grandissima. A lui mancano solo i grandi numeri negli intercetti, solo 2 quest’anno, ma tanto è dovuto al fatto che i quarterback avversari non osano nemmeno avvicinarsi alla sua zona. Sarà titolare alle Hawaii.

 

Prima meritata convocazione per il rookie Von Miller, ouside linebacker, anche lui sarà titolare al Pro Bowl. A risaltare i suoi ottimi numeri, 11.5 sacks alla prima stagione in NFL, conditi da 65 placcaggi e 2 fumble provocati. Davvero non male per un esordiente. Nonostante qualche incertezza, soprattutto nelle prime partite, sui giochi di corsa, si è ripreso alla grande diventando un punto di riferimento per la difesa, e un giocatore da contrastare per gli attacchi avversari. L’infortunio al pollice l’ha costretto a saltare una gare, giocando le due successive con una mano bloccata, questo ne ha un po’ ridotto il rendimento, ma la stagiona è da incorniciare. Primo rookie dei Broncos ad andare al Pro Bowl negli ultimi 20 anni.

Forse un po’ più a sorpresa arriva anche la chiamata per il defensive end Elvis Dumervil. Dopo la stagione passata, tutta in infermeria, quest’anno ha avuto un avvio molto lento, faticando a mettersi in luce e ottenere i suoi soliti sacks, come ci aveva abituato durante tutta la sua carriera. Ma nelle ultime 8 partite ne ha realizzati ben 9.5 dimostrando che dopo essersi tolto la ruggine di dosso, è ancora uno dei migliori specialisti nel cacciare i qb avversari. Aggiunge 35 tackles alla sue statistiche. Non sarà titolare ma riserva al Pro Bowl. In ogni caso un ottimo traguardo. E’ la seconda apparizione per lui, la prima era arrivata dopo la stagione stellare con 17 sacks messi a segno, nel 2009.

Oltre a questi tre giocatori, convocati di diritto, i Broncos hanno anche annunciato che tre sono le “prime alternative” in caso di rinuncia dei titolari. Si tratta del running back Willis McGahee, del tackle Ryan Clady e della safety Brian Dawkins.

Inoltre altri tre saranno “seconde alternative”: Tim Tebow tra i quarterback, Matt Prater tra i kicker e il punter Britton Colquitt.

Viste le solite rinunce tra i qb, per infortuni o perchè impegnati al superbowl, non è impossibile che il buon Tim sarà alle hawaii per la sua prima apparizione tra le stelle NFL.

A mio parere le tre convocazioni per i titolari sono meritate, senza ombra di dubbio. Giusto anche premiare Willis McGaee come prima alternativa, la sua stagione è stata davvero notevole e determinante per l’attacco dei Broncos.

Un po’ meno convinto nella scelta di Ryan Clady. Quest’anno non mi è apparso al meglio, davvero troppe le penalità commesse che hanno fatto perdere molte yards al nostro attacco. E’ potenzialmente ancora uno dei left tackle più forti, ma non credo quest’anno sia stato all’altezza delle sue potenzialità. Dawkins invece, soprattutto come run stopper aggiunto merita la nomina a prima riserva. Si è sentita molto la sua mancanza nelle ultime partite ed era reduce da una stagione di alto livello con pochissimi errori. Certo, non chiedetegli di coprire i ricevitori sul profondo, non ci sono più le gambe per farlo.

Credo che Matt Prater meritasse di più di una “seconda riserva”, i suoi calci sopratutto in maniera decisiva e in overtime ci hanno dato parecchie vittorie, più di ogni altro kicker della AFC. Meritava di più.

Per Tim Tebow si può aprire un libro intero, è stato votato come quinto quarterback nella AFC, e tutto sommato è in linea (forse un pelo troppo alto) con quello che è stato il suo rendimento. Brutto bruttino da vedere, ma davvero decisivo nel portare vittorie alla squadra.

 

Il rookie linebacker Von Miller ha ripreso ad allenarsi Venerdi dopo esser stato operato al pollice della mano per un infortunio subito domenica contro i San Diego Chargers.

Il suo impiego contro i Vikings è ancora incerto e la decisione verrà presa solo appena prima della gara. La sua mancanza sarebbe un grave colpo ad una difesa che si sta comportanto egregiamente e che sta trovando la sua identità, sfruttando la capacità di mettere pressione sul qb avversario proprio di Von Miller e di Elvis Dumervil.

Per il rookie, già in odore di premio come defensive rookie of the year, le statistiche parlano chiaro: 57 Tackles, 10.5 sacks, 2 fumble causati fin qui nelle 11 gare disputate. In più sempre tanta pressione sul qb avversario.

Si sta rivelando una scelta ottima al draft, e un giocatore su cui fondare le basi per il futuro.

Nonostante qualche tentennamento iniziale, sopratutto nel scegliere la posizione ideale sui giochi di corsa o quando non era chiamato a cercare il sacks, Miller ha imparato presto e ha dimostrato un rendimento in crescita partita dopo partita. L’infortunio potrebbe limitarlo, ma c’è da credere che non resterà fuori a lungo.

Kyle Orton non è rimasto molto tempo disoccupato. Come previsto, durante le 24 ore in cui è rimasto nella lista dei giocatori rilasciati, tre squadre hanno messo un claim sul giocatore, per rilevarne il contratto e quindi metterlo a roster nelle ultime 6 partite di stagione. Si tratta dei Kansas City Chiefs, dei Dallas Cowboys e dei Chigaco Bears.

Il regolamente prevede però che sia la squadra col record peggiore ad aggiudicarsi il giocatore, dunque Kyle Orton passa ai Kansas City Chiefs, che ereditano anche il vecchio contratto da circa 2.5 M$.

Facile pensare che Orton diventi da subito il titolare dei Chiefs, che con Matt Cassell infortunato avevano ora nel ruolo di quarterback Tyelr Palko, 3 intercetti per lui nella partita di esordio.

L’obiettivo dei Chiefs è quello di tornare in corsa playoff nella AFC West che li vede all’ultimo posto (4-6 il record) ma con solo due partite di distacco dalla prima posizione. Non sarà facile, Orton dovrà imparare il nuovo attacco e togliersi di dosso un po’ di ruggine, ma una nuova partenza gli farà bene.

A questo proposito, sarà molto interessante l’ultima partita di regular season, che vedrà Kyle Orton tornare a Denver per affrontare i Broncos in quello che potrebbe essere un match decisivo per l’accesso ai playoff, o almeno così sperano i tifosi di entrambe le squadre.

Non ci sono previsioni se alla fine dell’anno poi resti ai Chiefs, a giocarsela con Matt Cassel. Più facile che cerchi di giocarsi al meglio le sue carte in vista di un nuovo contratto da free agent l’anno prossimo in un’altra franchigia.

Il quarterback è stato rilasciato questa sera. La stagione prosegue con Tim Tebow e Brady Quinn a roster.

Kyle Orton era ormai relegato a ruolo di terzo qb, con Tebow titolare e Quinn nel ruolo di backup. Visti tutti gli infortuni che si sono presentati ai quarterback delle altre squadre NFL, ha visto la possibilità di essere ingaggiato da qualche altra franchigia per concludere l’anno e ha chiesto ai Broncos di essere rilasciato.

Il coaching staff non si è opposto, dimostrando rispetto per un giocatore e soprattutto una persona che ha sempre dimostrato grande professionalità e rispetto per le decisioni del team anche quando per lui le cose andavano male.

Si chiude quindi la sua parentesi ai Broncos, arrivato da Chicago nella trade che ha portato due stagioni fa Jay Cutler ai Bears. Al timone dei Broncos il suo record è di 12-21, non certo esaltante.

E proprio i Bears, insiema ai Chiefs e ai Redskins sembrano essere le destinazioni per lui più probabili nei prossimi giorni.

I Broncos risparmiano circa 3 M$ del suo ingaggio, se venisse ingaggiato da qualche altra squadra già questa settimana. E’ probabile che il suo posto a roster venga preso dal qb rookie Adam Weber, ora nella practice squad.

Dopo un inizio di stagione pessimo, che ha portati i Broncos ad un record di 1-4, Orton era stato sostituito nel ruolo di starter da Tim Tebow, che è riuscito insieme a tutta la squadra a ribaltare la situazione e ora i Broncos si trovano 5-5 in division in piena corsa per i playoff.

E’ parso subito chiaro in quel momento che Orton non sarebbe più rientrato nei piani futuri della squadra, visto anche il contratto in scadenza a fine anno che lo renderà free agent. A questo punto non serviva a nessuno che Orton restasse in roster, i Broncos risparmiano un po’ di soldi e dimostrano rispetto per un giocatore che a parte i propri limiti (purtroppo tanti) in campo, è sempre stato molto stimato nello spogliatoio.

Il running back Willis McGahee ha subito un infortunio alla mano durante il terzo quarto del match di domenica contro i Dolphins.

Gli esami hanno rivelato la rottura del quarto metacarpo della mano destra, e il giocaotore sarà operato oggi. Dovrà saltare sicuramente la prossima partita contro i Lions, e molto probabilmente anche quella successiva contro i Raiders.

McGahee è il leader stagionale sulle corse per i Broncos, con 103 portate per 460 yards (4.5 ypc) e 1 td. Era in un ottimo periodo di forma e anche domenica prima dell’infortunio era l’unica nota positiva di un attacco dalle polveri troppo bagnate.

Al suo posto tornerà titolare Knowshon Moreno – 17 corse, 54 yards (3.2 ypc) per lui – che non ha convinto quando usato da runner principale, molto meglio fuori dal backfield come running back da terzo down.

Lance Ball, che quando è stato chiamato in causa non ha demeritato, gli darà manforte e probabilmente sarà il power running back.

Probabile inoltre che ci sarà qualche movimento a roster, magari la promozione dalla practice squad del running back Jeremiah Johnson per non rimanere con solo due running back per domenica prossima.

Settimana di riposo sul campo, ma non così tranquilla al di fuori.

Ryan McBean, il defensive tackle al quarto anno, è stato arrestato nel week end per stalking. Non si conoscono molti altri dettagli sulla vicenda, a parte che lui e il suo agente, oltre che il suo avvocato, si dichiarano innocenti.

Il giocatore è stato subito rilasciato dopo il pagamente della cauzione e domenica dovrebbe essere regolarmente dispobile per giocare contro Miami.

John Fox, prima di salutare i suoi giocatori per la settimana di riposo, aveva detto “non voglio leggere niente su di voi, a meno che non vinciate la lotteria”. Non gli è andata bene…