Posts Tagged ‘Brady Quinn’

Una brutta vittoria è sempre meglio che una bella sconfitta. Così si può sintetizzare la domenica dei Broncos.

Come spesso capita quando tutto sembra già scritto, le difficoltà incontrate sono maggiori del previsto. I Chiefs arrivano da 5 partite perse in casa di fila quest’anno, i Broncos da 5 vittorie consecutive, il trend è chiarissimo. Una delle squadre più in forma contro una delle più disastrate. Non ci dovrebbe essere storia. E invece non va tutto come previsto, o quasi.

Kansas City è sempre un posto difficile dove andare a vincere per i Broncos, e i derelitti Chiefs di quest’anno vogliono rendere dura la vita ai leader della divisione. Brady Quinn (ex non certo rimpianto) guida l’attacco dei rossi, che si affida come ampiamente previsto al gioco di corse per cercare di tenere seduto in panchina Peyton Manning e mettere in difficoltà la difesa dei Broncos, in gran forma ma che ha dimostrato proprio nel contenere le corse il suo tallone d’achille.

La tattica riesce, all’inzio i Chiefs inanellano un serie di guadagni importanti con Jamal Charles, Peyton Hillis (altro ex), Shaun Draughn e Dexter McCluster, anche se in redzone la difesa dei Broncos tieni e limita i Chiefs a due field goal nei primi due drive. Nel mezzo un three and out dei Broncos che non partono con il piede giusto.

Se n’è già andato quasi tutto il primo quarto che i Chiefs controllano con le loro corse, lasciando correre il cronometro e non rischiando nulla, anche perchè i primi down arrivano e la posizione sul campo migliora a ogni giocata. I Broncos utilizzano invece una tattica opposta, poche corse anche perchè c’è Willis McGahee in infermeria e il suo posto è preso da Knowshon Moreno, che passa dalla tribuna al ruolo di titolare, lasciando a Lance Ball e Ronnie Hillman i ruoli di comprimari per la posizione di running back. Poche corse dunque e come sempre molti passaggi, ma non sempre a segno. La difesa dei Chiefs non è poi male, le secondarie coprono bene il campo e Manning è messo sotto pressione più del solito. Il risultato è un drive così così che viene chiuso con l’errore di Matt Prater che sbaglia un field goal dalle 47 yards.

Nel secondo quarto la trama del match non cambia, i Chiefs corrono ma la difesa sta iniziando a prendere le misure contentendo meglio i running back avversari. L’attacco prova a costruire qualcosa ma Manning quando prova a sparare sul profondo viene intercettato da Brandon Flowers e l’attacco rimane ancora a secco. Read on »

Il quarterback è stato rilasciato questa sera. La stagione prosegue con Tim Tebow e Brady Quinn a roster.

Kyle Orton era ormai relegato a ruolo di terzo qb, con Tebow titolare e Quinn nel ruolo di backup. Visti tutti gli infortuni che si sono presentati ai quarterback delle altre squadre NFL, ha visto la possibilità di essere ingaggiato da qualche altra franchigia per concludere l’anno e ha chiesto ai Broncos di essere rilasciato.

Il coaching staff non si è opposto, dimostrando rispetto per un giocatore e soprattutto una persona che ha sempre dimostrato grande professionalità e rispetto per le decisioni del team anche quando per lui le cose andavano male.

Si chiude quindi la sua parentesi ai Broncos, arrivato da Chicago nella trade che ha portato due stagioni fa Jay Cutler ai Bears. Al timone dei Broncos il suo record è di 12-21, non certo esaltante.

E proprio i Bears, insiema ai Chiefs e ai Redskins sembrano essere le destinazioni per lui più probabili nei prossimi giorni.

I Broncos risparmiano circa 3 M$ del suo ingaggio, se venisse ingaggiato da qualche altra squadra già questa settimana. E’ probabile che il suo posto a roster venga preso dal qb rookie Adam Weber, ora nella practice squad.

Dopo un inizio di stagione pessimo, che ha portati i Broncos ad un record di 1-4, Orton era stato sostituito nel ruolo di starter da Tim Tebow, che è riuscito insieme a tutta la squadra a ribaltare la situazione e ora i Broncos si trovano 5-5 in division in piena corsa per i playoff.

E’ parso subito chiaro in quel momento che Orton non sarebbe più rientrato nei piani futuri della squadra, visto anche il contratto in scadenza a fine anno che lo renderà free agent. A questo punto non serviva a nessuno che Orton restasse in roster, i Broncos risparmiano un po’ di soldi e dimostrano rispetto per un giocatore che a parte i propri limiti (purtroppo tanti) in campo, è sempre stato molto stimato nello spogliatoio.

Siamo giunti a metà stagione e il record è un non eccezionale 3-5. E’ il momento buono per fare un’analisi, ruolo per ruolo, di come stanno andando i Denver Broncos, dando i voti ai giocatori principali. Cominciamo in questo post a parlare dei quarterback.

Tim Tebow

Ha fatto il suo esordio all’intervallo della partita persa contro i Chargers in week 5, dopo di chè è diventato titolare e ha condotto i Broncos nelle successive tra partite. Il record è positivo, 2-1 per il momento. In queste partite si è visto di tutto, un qb impreciso, sotto pressione, che subisce troppi sacks, che non riesce a pescare i ricevitori liberi con passaggi che sembrano banali. Questi tutti i lati negativi che si conoscevano e che si speravano risolti, ma al momento non è ancora così, tutti i limti restano li, ben in evidenza a far storcere il naso ai critici e a lasciare dubbi ai tifosi.

Si è visto anche però il suo lato positivo, la rimonta incredibile in quei 5 minuti magici contro Miami e la vittoria convincente contro Oakland, fatta di corse (118 yards) più che di passaggi e con un attacco rimodellato sulle sue esigenze. Si è vista una maggiore abilità a evitare i sacks e una maggiore confidenza. La vittoria inoltre darà morale a lui e a tutta la squadra, con i compagni di attacco che devono sentirsi a loro agio e devono avere fiducia nei nuovi schemi e nel loro nuovo qb, altrimenti la squadra ne risente. Da migliorare c’è decisamente la percentuale sui passaggi e la velocità di lettura della difesa.

Satistiche: 45 su 97 (46%) per 536 yards, 6 TD 1 INT 14 Sacks, QB Rating 80.1 – 39 corse per 277 yards e 1 TD.

Voto 6: è ancora ovviamente troppo presto per dare un giudizio definitivo su quello che sarà Tim Tebow in NFl, ma per il momento con il record 2-1 non può che essere sufficiente. Non di più per il momento.

Kyle Orton

E’ stato il titolare per le prime 4 partite e mezza, fino a che John Fox non ha ritenuto fosse il momento di cambiare, troppo brutto quello che si stava vedendo. Orton si era guadagnato il ruolo di titolare con un buon training camp e una discreta preseason, dopo aver sfiorato la trade prima della stagione. Le prime uscite stagionali però hanno mostrato un qb molle, spaesato, mai decisivo e troppe volte impreciso. Sicuramente peggio di quello dell’anno precedente, segno che non ha saputo gestire la pressione e il peso di Tim Tebow e soprattutto la sua fiducia nel coaching staff e in tutto l’ambiente non era più così forte.

Con lui si sono perse 4 partite (compresa quella in cui è stato sostiuto all’intervallo) e vinta solo 1. Considerando che l’anno prossimo sarà free agent, era scontato cambiare. Continuare con lui non sarebbe servito a nessuno.

Statistiche: 91 su 155 (58%) per 979 yards, 8 Td 7 Int QB Rating 75.7, 9 Sacks

Voto 4: probabilmente si è visto il peggior Orton possibile. Impossibile per lui pensare a un futuro ai Broncos.

Brady Quinn

mai sceso in campo, è diventato il backup dopo l’accantonamento di Orton. Se Tebow dovesse fallire potrebbe avere le sue chance di giocare qualche partita a fine stagione. Contratto in scadenza a fine anno.

Fino a poco più di 5 minuti dalla fine la partita era deprimente. Due delle squadre peggiori della lega avevano dato vita a uno spettacolo pessimo, con gli attacchi incapaci di costruire qualcosa di buono, non certo per merito di difese arcigne e spettacolari, ma semplicemente perchè privi di talento e di idee. Troppo brutto per essere vero.

Eppure si è arrivati a 5 minuti dal fischio finale con i Dolphins in vantaggio “solo” 15-0.

L’attacco dei Broncos fino a quel momento era stato inguardabile, tanto che all’inizio di quel drive, la mia prima preoccupazione era quella di realizzare almeno un field goal e puntavo solamente ad evitare lo shoutout, per non interrompere la striscia più lunga di tutta l’NFL di partite in cui si è realizzato punti (l’ultimo volta a secco nel 1992). Di certo non un grosso obiettivo. Read on »

Finito il lockout, finito il training camp, finita la preseason. Il roster è stato definito e tutto è pronto per l’esordio, nella più spettacolare delle cornici: il Monday Night! Allo Sports Authority Field at Mile High, lunedi notte i Denver Broncos affrenteranno gli Oakland Raiders, i rivali storici. Meglio di così non si poteva cominciare.

I 53 giocatori sono stati scelta, andiamo con ordine e analizziamo le scelte del trio EFX per quanto riguarda il roster che inizierà la stagione.

Attacco

QB: Kyle Orton, Tim Tebow, Brady Quinn

Nessuna sorpresa, Orton sarà il titolare, si è ancora una volta guadagnato il diritto con un ottimo training camp, una buona preseason e soprattutto perchè la concorrenza non è stata all’altezza. La speranza di molti tifosi, di vedere Tebow al timone della squadra, si è scontrata con la reltà. Tim non è pronto. Forse lo sarà in futuro, ma ora come ora non è una scelta affidabile. L’ottimo training camp di Brady Quinn ha creato una situazione di incertezza sul ruolo di backup. La sensazione è che se Orton dovesse infortunarsi per un lungo periodo, sarebbe proprio Quinn a prendere i gradi di titolare e non Tebow. Orton potrebbe anche sorprendere, sta giocando per il suo futuro, è all’ultimo anno di contratto, e se sarà supportato da un buon gioco di corse, e da una difesa all’altezza, qualche bella sorpresa potrebbe ragalarla. Fermo restando che non è un fenomeno.

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Secondo match di preseason per i Broncos, e prima vittoria stagionale. Allo Sports Authority Field at Mile High, i ragazzi di coach Fox sono autori di una prestazione convincente. Sia in attacco che in difesa, i titolari, in campo per quasi tutto il primo tempo, tengono testa ai titolari dei Bills chiudendo il primo tempo con due drive da touchdown e concendendo solo un field goal agli avversari.

Le indicazioni positive cominciano dall’ottima prestazione di Kyle Orton, ormai induscusso qb titolare, autore di una gara maiuscola. 10 su 13 per 135 yards, 1 TD per lui e un qb rating intorno ai 135. Sempre preciso, sia sul corto che sulla media distanza, solo una volta in difficoltà e costretto a subire un sack della prima scelta dei Bills, quel Marcel Dareus tanto accostato ai Broncos nei discorsi pre draft. Con questa prestazione Orton ha cementato la sua posizione di starter indiscusso dei Broncos, e vista anche la retrocessione di Tim Tebow a terzo quarterback, inizia a sembrare quantomeno curiosa l’idea del management di liberarsi di Orton prima della stagione. Forse qualcuno ringrazierà Orton per non aver accettato il contratto offerto dai Dolphins…

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