Kyle Orton non è rimasto molto tempo disoccupato. Come previsto, durante le 24 ore in cui è rimasto nella lista dei giocatori rilasciati, tre squadre hanno messo un claim sul giocatore, per rilevarne il contratto e quindi metterlo a roster nelle ultime 6 partite di stagione. Si tratta dei Kansas City Chiefs, dei Dallas Cowboys e dei Chigaco Bears.

Il regolamente prevede però che sia la squadra col record peggiore ad aggiudicarsi il giocatore, dunque Kyle Orton passa ai Kansas City Chiefs, che ereditano anche il vecchio contratto da circa 2.5 M$.

Facile pensare che Orton diventi da subito il titolare dei Chiefs, che con Matt Cassell infortunato avevano ora nel ruolo di quarterback Tyelr Palko, 3 intercetti per lui nella partita di esordio.

L’obiettivo dei Chiefs è quello di tornare in corsa playoff nella AFC West che li vede all’ultimo posto (4-6 il record) ma con solo due partite di distacco dalla prima posizione. Non sarà facile, Orton dovrà imparare il nuovo attacco e togliersi di dosso un po’ di ruggine, ma una nuova partenza gli farà bene.

A questo proposito, sarà molto interessante l’ultima partita di regular season, che vedrà Kyle Orton tornare a Denver per affrontare i Broncos in quello che potrebbe essere un match decisivo per l’accesso ai playoff, o almeno così sperano i tifosi di entrambe le squadre.

Non ci sono previsioni se alla fine dell’anno poi resti ai Chiefs, a giocarsela con Matt Cassel. Più facile che cerchi di giocarsi al meglio le sue carte in vista di un nuovo contratto da free agent l’anno prossimo in un’altra franchigia.

Il quarterback è stato rilasciato questa sera. La stagione prosegue con Tim Tebow e Brady Quinn a roster.

Kyle Orton era ormai relegato a ruolo di terzo qb, con Tebow titolare e Quinn nel ruolo di backup. Visti tutti gli infortuni che si sono presentati ai quarterback delle altre squadre NFL, ha visto la possibilità di essere ingaggiato da qualche altra franchigia per concludere l’anno e ha chiesto ai Broncos di essere rilasciato.

Il coaching staff non si è opposto, dimostrando rispetto per un giocatore e soprattutto una persona che ha sempre dimostrato grande professionalità e rispetto per le decisioni del team anche quando per lui le cose andavano male.

Si chiude quindi la sua parentesi ai Broncos, arrivato da Chicago nella trade che ha portato due stagioni fa Jay Cutler ai Bears. Al timone dei Broncos il suo record è di 12-21, non certo esaltante.

E proprio i Bears, insiema ai Chiefs e ai Redskins sembrano essere le destinazioni per lui più probabili nei prossimi giorni.

I Broncos risparmiano circa 3 M$ del suo ingaggio, se venisse ingaggiato da qualche altra squadra già questa settimana. E’ probabile che il suo posto a roster venga preso dal qb rookie Adam Weber, ora nella practice squad.

Dopo un inizio di stagione pessimo, che ha portati i Broncos ad un record di 1-4, Orton era stato sostituito nel ruolo di starter da Tim Tebow, che è riuscito insieme a tutta la squadra a ribaltare la situazione e ora i Broncos si trovano 5-5 in division in piena corsa per i playoff.

E’ parso subito chiaro in quel momento che Orton non sarebbe più rientrato nei piani futuri della squadra, visto anche il contratto in scadenza a fine anno che lo renderà free agent. A questo punto non serviva a nessuno che Orton restasse in roster, i Broncos risparmiano un po’ di soldi e dimostrano rispetto per un giocatore che a parte i propri limiti (purtroppo tanti) in campo, è sempre stato molto stimato nello spogliatoio.

Cominciamo dalla fine, con il “Tebow Time“. Questo è il momento della partita in cui si è deciso il risultato. Come a Miami, qualche settimana fa, gli ultimi 5 minuti di gioco sono stati decisivi. Sotto 13-10, e in difficoltà per tutto il match, l’attacco è riuscito a cotruire il drive più lungo del match, 95 yards che sono già negli highlights della stagione dei Broncos.

Il protagonista principale di questo drive non poteva essere che lui, Tim Tebow. Giocato quasi tutto con un empty backfield per aprire la difesa, ha confenzionato 1 passaggio per Eddie Royal, che con una gran numero si libera di un difensore evitando una safety nella propria endzone e guadagna 9 yards. Tre corse per guadagnarsi il primo down avanzando lungo il campo. Un buon passaggio sull’esterno per Demaryius Thomas. Un lancio completato per il tight end Dante Rosario per 18 yards. La corsa da 20 yards, che sorprende la difesa avversaria su un terzo e quattro, e che porta Tim Tebow al touchdown della vittoria con 55 secondi sul cronometro. Incredibile.

Quello che è successo domenica ricorda la rimonta a Miami e dimostra che nei momenti cruciali del match, nessuno è più efficacie e concreto di Tim Tebow. Nonostante per tutto il match abbia faticato a lanciare, come sempre, e stranamente anche a correre. Nonostante l’attacco sia partito con ottime posizioni di campo per tutto il match, senza però riuscire a mettere punti sul tabellone. Lui è decisivo quando serve. E’ capace di vincere le partite.

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Questo il mio articolo che parla della rinascita dei Broncos da quanto Tim Tebow è al comando, potete leggerlo sul sito playitusa.com a questo link:

Tim Tebow e i Broncos: stagione riaperta?

Solo 2 passaggi completati in 60 minuti di football. Si può vincere con questa statistica? Si, si può. Anche se sembra incredibile.

Si può se il tuo attacco corre per ben 55 volte, ammassando yards su yards e primi down uno dietro l’altro. Se corri in totale per 244 yards (4.4 ypc) nonostatante i tuoi due running backs principali lascino il match quasi subito per infortunio e la tua difesa tiene testa ad un attacco non certo brillante come quella dei Chiefs, si si può vincere. E i Broncos l’hanno fatto.

Domenica è stato aggiunto solo un altro episodio a quella che è una stagione ormai contraddistinta da stranezze e partite fuori dai canoni. Si è capito ormai che con questi Broncos, guidati da Tim Tebow, non si sa mai cosa aspettarsi.

La partita coi Chiefs è cominciata come prevedibile con le corse, con quei giochi di read-options che tanto successo avevano avuto contro i Raiders la settimana precedente. E fin qui tutto normale e comprensibile, se qualcosa funziona, perchè cambiarla? E il piano ha funzionato anche contro i Chiefs. McGahee, Moreno e Tebow corrono bene nel primo quarto, chiudendo il primo drive con una TD da 9 yards proprio del qb, su una classica giocata di qb draw.

La difesa conferma l’ottima impressione data nella partita con Oakland e tiene l’attacco di Kansas City a secco, compito agevolato da un Cassel poco preciso e in generale da un attacco Chiefs davvero sterile. La linea riesce a mettere pressione in maniera continua al qb avversario e le secondarie tengono bene il campo. Arrivano solo punt per i padroni di casa.

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Il reparto dei ricevitori a inizio stagione era considerato un punto fermo, uno di quei reparti in cui i Broncos erano davvero coperti. Il problema è che quando hai tanti buoni ricevitori, serve un quarterback capace di servirli per sfruttare al meglio la loro potenzialità. E sia Orton prima per scarso rendimento, sia Tebow per modo di giocare, non sono quel tipo di quarterback. Questo ha portato a qualche malumore nel reparto, con la stella Brandon Lloyd che ha richiesto la trade ed è stato accontentato passando ai Rams a metà stagione. Anche Eddie Royal pareva scontento e alcune voci suggerivano che anche lui avesse chieso la cessione, ma è stato lui stesso a smentire quando il periodo delle trade è terminato. Chi invece sembra molto contento di giocare coi Broncos è Eric Decker, che sta dimostrandosi un ottimo giocatore e sta vivendo la sua esplosione già al secondo anno di NFL. Vediamo dunque uno per uno i WR in roster.

Eric Decker

Partito subito forte nelle prime partite, è diventato il vero “go to guy” e sta dimostrando partita dopo partita tutto il suo valore. Ricevitore di fisico, abile bloccatore, non è un fulmine come velocità ma riesce comunque a separarsi bene dai suoi marcatori anche sul profondo. Ha ricevuto palloni di tutti i tipi, in mezzo al traffico, sul lungo, su screen pass e ha dimostrato anche buone abilità nel guadagnare yards dopo la ricezione. 6 touchdown per lui su ricezione, con la ciliegina sulla torta di un touchdown anche su punt return. Davvero ottimo fino ad ora.

Statistiche: 33 ric per 406 yards (12.3 ypr) e 6 TD. 1 TD su punt return.

Voto 8: ottima prima parte di stagione, è ormai il vero punto di riferimento per Tim Tebow.

Eddie Royal

Stagione altalenante, come tutte tranne quella d’esordio, nella sua fin qui breve carriera in NFL. Lascia sempre intuire grosse potenzialità, è veloce, elusivo, ha buone mani. Ma spesso si eclissa e sparisce completamente dal match. Non si capisce se manca la capacità di liberarsi dal marcatore, o se è troppo piccolo per dare fiducia al quarterback. Fatto è che non è mail realmente esploso. Provato sull’esterno o nello slot, ha sempre dato risultati altalenanti. Solo 14 ricezioni in stagione. Sarà free agent a fine stagione e c’è la possibilità anche che lasci i Broncos, sopratutto se col cambio di quarterback non aumenterà il suo coinvolgimento. Anche per lui un punt return spettacolare ritornato in touch down.

Statistiche: 14 ric per 131 yards (9.4 ypr) e 1 TD. 1 TD su punt return.

Voto 5.5: deve essere più presente e più incisivo, visto che le qualità non gli mancano

Matt Willis

Oltre a Royal e Decker, per gli altri ricevitori c’è stato veramente pochissimo spazio. Matt Willis dopo un ottimo training camp si è guadagnato il posto nel roster, ma è stato utilizzato pochissimo durante i match. In quelle poche occasioni però ha fatto buone cose, totalizzando anche un discreto numero di yards. E’ sua inoltre la miglior media di yards guadagnate per ogni ricezione, 16.1. Con il cambio di attacco però, basato tutto sulle corse, anche le sue chance di mettersi in mostra per forza di cose si riducono. In ogni caso in prospettiva futura può essere tenuto in considerazione.

Statistiche: 8 ric per 129 yards (16.1 ypr) 1 TD.

Voto 6.5: quel poco che ha fatto lo ha fatto bene.

Demaryius Thomas

Prima scelta l’anno scorso, ha giocato pochissimo a causa degli infortuni che fino ad oggi ne hanno contraddistindo la breve carriera NFL. Anche per lui i discorsi sono tutti sul potenziale, di cui ancora però si è visto davvero poco. Nelle ultime due partite è tornato a disposizione e con la partenza di Brandon Lloyd dovrebbe avere più spazio. Nella sua partita di esordio si è messo in luce con una bella ricezione in tuffo per il suo primo e unico touchdown stagionale. Speriamo che in futuro sia più fortunato con gli infortuni, perchè essendo una prima scelta da lui si pretende molto e su di lui bisogna per forza puntare.

Statistiche: 5 ric per 66 yards (13.2 yards), 1 TD.

Voto 6: Poche apparizioni ma sembra che possa lasciare il segno in futuro.

Quan Cosby è l’altro ricevitore a roster ma non ha mai ricevuto palloni, è stato utilizzato solo come ritornatore.