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Sep 11

Broncos: analisi del Roster

Finito il lockout, finito il training camp, finita la preseason. Il roster è stato definito e tutto è pronto per l’esordio, nella più spettacolare delle cornici: il Monday Night! Allo Sports Authority Field at Mile High, lunedi notte i Denver Broncos affrenteranno gli Oakland Raiders, i rivali storici. Meglio di così non si poteva cominciare.

I 53 giocatori sono stati scelta, andiamo con ordine e analizziamo le scelte del trio EFX per quanto riguarda il roster che inizierà la stagione.

Attacco

QB: Kyle Orton, Tim Tebow, Brady Quinn

Nessuna sorpresa, Orton sarà il titolare, si è ancora una volta guadagnato il diritto con un ottimo training camp, una buona preseason e soprattutto perchè la concorrenza non è stata all’altezza. La speranza di molti tifosi, di vedere Tebow al timone della squadra, si è scontrata con la reltà. Tim non è pronto. Forse lo sarà in futuro, ma ora come ora non è una scelta affidabile. L’ottimo training camp di Brady Quinn ha creato una situazione di incertezza sul ruolo di backup. La sensazione è che se Orton dovesse infortunarsi per un lungo periodo, sarebbe proprio Quinn a prendere i gradi di titolare e non Tebow. Orton potrebbe anche sorprendere, sta giocando per il suo futuro, è all’ultimo anno di contratto, e se sarà supportato da un buon gioco di corse, e da una difesa all’altezza, qualche bella sorpresa potrebbe ragalarla. Fermo restando che non è un fenomeno.

WR: Brandon Lloyd, Eddie Royal, Eric Decker, Matthew Willis, Demaryius Thomas

Cinque i ricevitori tenuti a roster, e il reparto è forse uno dei migliori della squadra. Il fenomeno è Brandon Llyod, reduce da una stagione da Pro Bowl dovrà confermarsi, ma di certo sarà l’arma principale del gioco di passaggio dei Broncos, e il miglior amico di Orton. Il nuovo stile offensivo voluto da coach Fox potrebbe ridurne i numeri, in quanto si punterà di più sulle corse, ma l’importanza resta identica, è il numero uno e il bersaglio più importante. Sul lato opposto Eddie Royal, che deve trovare costanza perchè le potenzialità ci sono, ma non è ancora riuscito a esplodere completamente. Di certo un buon ricevitore sul corto con buona abilità di creare giochi dopo la ricezione. Eric Decker partirà dallo slot, e con la sua fisicità e le sue mani sicure dovrebbe ritagliarsi ottimi spazi, soprattutto per chiudere quei terzi down fondamentali per allungare i drive offensivi. Matthew Willis è un’ottima promessa, da due anni riesce a ritagliarsi un posto nel roster suprando la concorrenza di altri ricevitori free agent (quest’anno David Anderson) a dimostrazione che i numeri ci sono. Probabilmente vedrà poco il campo, ma non metterlo a roster avrebbe significato perderlo sicuramente. E poi c’è la prima scelta dell’anno scorso, quel Demaryius Thomas, colpito costantemente da infortuni, ma che in quei pochi attimi in cui ha giocato ha fatto vedere lampi di classe e pericolisità. Non ha pressione addosso, deve recuperare al meglio dall’infortunio al tendine di Achille, e durante la stagione potrebbe diventare l’arma in più del nostro attacco, col suo fisico imponente abbinato ad una velocità fuori dal comune.

RB: Knowshon Moreno, Willis McGahee, Lance Ball

Solo tre i running back a roster, e forse è una piccola sorpreso visto che il nostro attacco dovrebbe basarsi principalmente proprio sul gioco di corsa. La coppia titolare sarà Moreno e McGahee, i due si divideranno le corse, con McGahee che sarà impegnato per convertire i terzi e corto, e nella endzone, mentre Moreno dovrebbe con la sua elusività e velocità lavorare bene tra le linee delle venti yards, e verrà utilizzato anche come ricevitore per gli screen pass. La coppia è bene assortita, da Moreno ci si aspetta il salto di qualità e il definitivo miglioramento che giustifichi la sua scelta al primo giro tre draft fa. McGahee è una sicurezza, solo gli infortuni saranno l’incognita che potrà condizionarne il rendimento, ma sulla carta sembra un’ottima coppia. Lance Ball si è guadagnato nel training camp e nalla preseason il posto in squadra, è un running back completo, ma non esaltante. Nel caso di infortuni ai due titolari possibile che Denver ricorra ai free agent per tappare l’eventuale falla piuttosto che affidarsi in toto a Ball.

FB: Spencer Larsen

L’unico fullback a bloccare sulle corse è Spencer Larsen, ex linebacker convertito ormai da un paio di stagioni a fullback. Non è nell’elite del ruolo anche se qualche cosa di buona l’ha dimostrato. A dargli manforte potrebbe essere utilizzato anche il TE rookie Virgil Green.

TE: Daniel Fells, Julius Thomas, Virgil Green

Nuovo tight end titolare quest’anno per i Broncos, sarà Daniel Fells, free agent firmato dai Rams. Fells è un giocatore ambivalente, può bloccare discretamente, ed è reduce dalla sua miglior stagione come ricevitore. Probabilmente, visto che Julius Thomas ha come qualità principale le ricezioni, Fells sarà il blocking tight end. Il reparto è un incognita, con due rookie su tre, e un titolare non ancora affermato.

OL: Ryan Clady, Zane Beadles, J.D. Walton, Chris Kuper, Orlando Franklin, Chris Clark, Russ Hochstein, Manny Ramirez, Tony Hills

Nove sono gli offensive lineman del roster. La certezza si chiama Ryan Clady, già da Pro Bowl due anni fa, che però deve recupare la forma migliore dopo una stagione non brillantissima. Quest’anno nessun infortunio ne ha limitato la preparazione, quindi i presupposti ci sono tutti. Il resto della linea è molto giovane, tre giocatori con meno di due anni di esperienza. Il centro J.D. Walton e la guardia di sinistra Zane Beadles sono reduci da una stagione da titolare al loro primo anno, fatta di alti e bassi e devono dimostrare ancora appieno il loro valore. Nel ruolo di tackle di destra ci sarà il rookie Orlando Frankilin, scelto al secondo giro e buttato subito nella mischia. Visto il suo fisico imponente da lui ci si aspettano molti blocchi per aprire il gioco di corsa, anche se è naturale ci siano momenti di incertezze ed errori di gioventù. Di fianco a lui, come guardia Chris Kuper garantisce un buon rendimento ad alti livelli. Dietro i cinque titolari, di cui tre ancora da scoprire, la profondità sembra mancare, l’unico con un po’ di esperienza, ma di discutibile valore è Russ Hochstein, versatile offensive line che può giocare in almeno tre posizioni su cinque. La linea offensiva sarà determinante per il gioco di corse volute da John Fox, e il suo rendimento sarà la cartina di tornasole della squadra. Se fallirà, la stagione sarà problematica. Se invece dovesse fare bene, ci si potrebbe divertire parecchio. Certo che le incognite ci sono.

Difesa

DT: Ty Warren, Marcus Thomas, Kevin Vickerson, Brodrick Bunkley, Mitch Unrein, Ryan McBean

Questo è il ruolo forse più scoperto di tutto il roster. Si è dimostrato un punto debole negli ultimi anni, e durante l’offseason non è stato puntellato se non alla fine del periodo di free agency e con giocatori probabilmente di seconda fascia. Ty Warren doveva essere l’acquisizione principale, ma un infortunio grave lo fermerà almeno tre mesi, il che significa che potrebbe rientrare soltanto per il finale di stagione. Il management ha deciso di tenere comunque il suo posto nel roster, sperando in un recupero più veloce del previsto. Non condivido la scelta, un posto sprecato nel roster è troppo importante, e anche se Ty Warren dovesse recuperare, non sarebbe di certo al meglio della forma. Sarebbe stato meglio tenere un giocatore utile alla causa fin da subito a roster. I titolari saranno dunque Kevin Vickerson e Brodrick Bunkley. Di certo non la miglior coppia in circolazione. Marcus Thomas, appena rientrerà dall’infortunio (due – tre partite out) entrerà nella rotazione così come Ryan McBean.

DE: Elvis Dumervil, Robert Ayers, Jason Hunter, Derrick Harvey

Quando John Fox parla della nuova stagione, la prima cosa che ricorda è che tornerà Elvis Dumervil, a dimostrare la stime per il giocatore, e l’importanza che quest’ultimo ricopre nella difesa dei Broncos. Dumervil ha saltato tutta la stagione scorsa per un infortunio, e il suo ritorno è da solo un miglioramento netto per la difesa. Infatti stiamo parlando di uno dei migliori cacciatori di quarterback in circolazione, capace due stagioni fa di dominare la lega con 17 sacks. Nel lato opposto ci sarà Robert Ayers, ex prima scelta che ha sofferto le prime due stagione da outside linebacker nella 4-3, che torna alla sua posizione naturale di defensive end e potrebbe dire la sua sulle corse ma anche provando a mettere pressione sul qb avversario. A dare una boccata d’ossigeno ai due titolari Jason Hunter, anche lui linebacker convertito a defensive end, e Derrick Harvey, anche lui ex prima scelta che non ha mai reso come sperato e che è arrivato a Denver quest’anno per provare a risollevare la sua carriera.

LB: D.J. Williams, Joe Mays, Von Miller, Wesley Woodyard, Mario Haggan, Nate Irving, Mike Mohamed

La seconda scelta assoluta, il rookie Von Miller sembra essere davvero un giocatore speciale. Da quanto visto in allemento e in preseason, la sua capacità di pressare il quarterback avversario, sia partendo da SLB, che da DE, è fuori dal comune. Con Elvis Dumervil formerà una delle coppie più pericolose in tutta la NFL. Sul lato debole giocherà D.J. Williams, giocatore di sicuro valore ma che fatica a raggiungere l’elite nel ruolo pur avendo tutte le caratteristiche fisiche necessarie. Molto veloce, ottimo placcatore, ma troppi pochi big play al suo attivo e una copertura sui passaggi molto poco efficacie, lo rendono un buon linebacker ma non un fenomeno. Nel ruolo di middle linebacker partirà titolare Joe Mays, molta aggressività e buoni tackle, ma giocatore giovane alla sua prima esperienza da titolare, nel ruolo più critico di tutta la difesa. Alle sue spalle due rookie, che si sono dimostrati non ancora pronti e che giocheranno principalmente negli special team. A chiudere il reparto Wesley Woodyard, ottimo backup e ottimo anche lui negli special team, e Mario Haggan giocatore di esperienza ma con molti limiti tecnici.

CB: Champ Bailey, Andre Goodman, Cassius Vaughn, Jonathan Wilhite, Chris Harris

Reparto secondo me debole, a meno di clamorose sorprese. Champ Bailey è di assoluta garanzia, ma non è più quel fenomeno che era in passato. Rimane comunque un punto fermo e i quarterback avversari cercheranno di evitarlo il più possibile. Dall’altro lato il titolare è Andre Goodman, discreto cornerback, non di più e con tantissimi problemi di infortuni. Alle loro spalle poco o niente. Cassius Vaugh, al secondo anno, ha dimostrato di meritare un posto a roster, ma è tutto da vedere se sia pronto per giocare da nickel. Chris Harris è un undrafted free agent sopravvisuto ai tagli più per i problemi fuori dal campo di Perrish Cox, che per vero valore e anche lui è un incognita totale. Jonathan Wilhite è arrivato dai Patriots, che l’hanno tagliato. Se dovessi farsi male San Champ, la vedo veramente grigia.

S: Brian Dawkins, Rahim Moore, David Bruton, Quinton Carter.

Un veterano quasi a fine carriera, due rookie e un asso da special team ma che da safety fino ad ora ha fallito. Queste le safety dei Broncos. Brian Dawkin può farsi valere sulle corse, è ancora un ottimo placcatore ed è un leader carismatico a cui questa difesa non può rinunciare. Sicuaremente la sua importanza tattica e mentale supera il suo rendimento in campo, ma a questo punto non potevamo permetterci di perderlo. Di fianco a lui il rookie preso al secondo round, Rahim Moore. Lui sarà il vero ago della bilancia. Se dovesse dimostrarsi un fenomeno, la difesa potrebbe fare bene. Dovesse deludere, il reparto ne soffrirebbe troppo e la stagione sarà molto dura. I due backup sembrano più adatti agli special team, soprattutto David Bruton, che non a un vero contributo negli schemi difensivi.

Special Team

Matt Prater (K), Britton Colquitt (P), Lonnie Paxton (LS)

Un trio di tutto rispetto, Prater è uno dei kicker giovani più concreti e promettenti, già reduce da una splendida stagione e che deve solo mantenersi ai suoi livelli. Colquitt è un punter dall’ottima gamba, capace di punt importanti e che commette pochi errrori. Lonnie Paxton forse è il long snapper più pagato della lega, ed è una certezza, non sbaglia praticamente mai lo snap.

 

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