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Secondo match di preseason e prima sconfitta. Brutta sconfitta, non tanto per il punteggio 40-10 che poco importa in questo periodo dell’anno, ma per le note negative che sono uscite analizzando il match.

Prima di tutto gli infortuni, da tenere lontano come la peste, sono invece arrivati in massa. Il più grave a Champ Bailey, distorsione alla caviglia e parecchie giornate out all’orizzonte. Problemi anche per Wes Welker e Orlando Vasquez, anche se per loro il recupero sembra più veloce. Da spavento l’incidente accaduto a Derek Wolfe, rimasto a terra immobile dopo un brutto colpo al collo e portato via, immobilizzato, in barella, con tutti i presagi che fosse accaduto qualcosa di davvero pericoloso. Invece fortunatamente esami positivi, nessuna frattura alle vertebre e un sospiro di sollievo. Di certo lo rivedremo in campo anche se non si sa ancora quando.

Altri piccoli acciachi al linebacker Bradley, al centro Lilja e al ricevitore Orton, tutti da valurare nei prossimi giorni.

Detto di questi infortuni, sicuramente la nota peggiore del match, passiamo ad analizzare le prestazioni dei giocatori, coi titolari impiegati per i primi due quarti della partita.

L’attacco non si muove male, soprattutto sui passaggi Manning pare già in forma e i suoi ricevitori lo aiutano a dovere. Ottime le ricezioni di D. Thomas, di Wes Welker, che trova anche il primo touchdown della sua avventura a Denver e del TE Julius Thomas, anche oggi autore di una prestazione maiuscola, rovinata però da un sanguinoso fumble dopo un lungo guadagno.

Sanguinoso, ma sembre meno grave del fumble commesso dal running back Ronnie Hillman proprio pochi millimetri prima della linea di meta, che viene recuperato dalla difesa di casa e riportato per ben 107 yards in TD. Davvero una disdetta. Hillman che già prima del fumble aveva lasciato parecchio perplessi per la sua poca efficacia. Come lui anche gli altri rb di giornata (fuori CJ Johnson e K. Moreno per infortunio) non lasciano buone impressioni, fatichiamo sempre troppo a chiudere i down se si sceglie di correre e sono poche le yards guadagnate ad ogni corsa tentata. Forse un pizzico meno grigia la prestazione di Montee Ball che sembra cominciare ad inserirsi un po’ nell’attacco dei Broncos. Certo è che se non si migliora, la situazione non è per niente rosea in questo ruolo.

La linea offensiva non mi è piaciuta, soprattutto sulle corse non riesce mai ad aprire spazi importanti e i blocchi non sono mai determinanti. Sui passaggi va un po’ meglio anche se Ramirez come centro e lo stesso Lilja non convincono per niente. Si aspetta ancora il ritorno di Clady e si spera anche di Kuper, che servirebbe come il pane visto anche l’acciacco di Vasquez.

Nel secondo tempo con le riserve in campo qualche buona giocata per Brock Osweiler, che si muove bene fuori dalla tasca per sfuggire alla pressione e lancia anche bene quando è in movimento, ma non riesce ancora a trovare il TD che gli darebbe fiducia. Comunque avrà ancora tempo per fare pratica.

La difesa, che ben aveva fatto alla prima uscita, invece delude e parecchio. Spesso battutti i CB (soprattutto le riserve nel secondo tempo) e poca, pochissima pressione sul qb avversario. Von Miller non si vede mai, forse distratto dai problemi fuori dal campo, si parla di sei giornate di stop in arrivo per lui, e il resto della linea non mette mai in difficoltà l’attacco avversario.

Si fatica sempre tanto contro le corse centrali, dove si vedono buchi troppo grandi e anche sui passaggi il centro è terra di nessuno. Non convincente Bradley come MLB, da rivedere Irving e note positive solo da Trevathan nel secondo tempo. Se a questo ci aggiungiamo che Miller verrà squalificato e difficilmente Wolfe e Bailey saranno pronti per la regular season, la situazione si fa davvero complicata.

Bene ancora Trindon Holliday, davvero un return man efficacie e di sicuro affidamento, come sempre lo stesso giudizio vale per Colquitt e Prater.

Insomma, c’è molto ancora da lavorare, la prossima sfida coi titolare impiegati per tre quarti darà indicazioni ancora più precise.

Regular Season archiviata nel migliore dei modi. Nessuna distrazione, partita dominata e undecisimo successo di fila. Stagione chiusa sul 13-3, vittoria in AFC West ma non solo. La posta in palio domenica, dopo la sconfitta dei Texans in casa di Indianapolis, era la posizione numero 1 nel seed dei playoffs della AFC. Non poco, significa che la strada per il Superbowl passa da Denver e chi vuole raggiungere deve batterci, in casa nostra.

Da sempre giocare a Denver non è la cosa più facile per gli avversari. L’altitudine può giocare brutti scherzi agli avversari non abituati, facendo mancare presto l’ossigeno soprattutto agli uomini delle due linee, più soggetti a sforzi. Inoltre lo stadio sarà un catino arancione, come tutta questa stagione, il pubblica sarà il dodicesimo uomo in campo. Insomma meglio di così non si poteva sperare.

tempAP144604073462--nfl_mezz_1280_1024La partita è stata poco più che una formalità, sebbene nella NFL non esistano partite facili, i Broncos hanno aperto subito le segnature con la corsa di Knowshon Moreno a chiudere un bel drive offensivo. Da li in avanti la difesa ha dominato come in tutte le ultime occasioni, togliendo ossigeno all’attacco avversario. Sono stati limitate sia le corse, pericolose con Jamal Charles (fermo a 53 yards in tutto il match), sia il gioco di passaggi, non una vera minaccia in realtà, visto l’avversario, quel Brady Quinn che non riesce proprio a trovare la sua dimensione NFL e risulta essere uno dei peggiori qb al momento.

Tra gli highlights del match i due touchdown di Eric Decker, uno dei quali con una grandissima ricezione a una mano in tuffo nell’angolo della endzone. Demaryius Thomas Read on »

La cavalcata continua. I Broncos vanno a Baltimore, campo solitamente ostile dove non avevano mai vinto, ma questa volta dominano per tutta la partita un avversario pericolos, dando forse la maggior prova di forza di tutta la stagione.

Una prova illuminata da uno strepitoso primo tempo chiuso sul 17-0 grazie a una grandissima prova della difesa, che non concede nemmeno un primo down per quasi due quarti e che riesce a mettere a segno la giocata chiave della partita con l’intercetto di Chris Harris riportato in meta dopo 98 yards di corsa, quando Flacco e i suoi Ravens erano sul punto di segnare.

temp12-12233BH--nfl_mezz_1280_1024Poco prima sempra la difesa aveva regalato un altro turnover, quando Justin Bannan aveva costretto Joe Flacco al fumble su una giocata di corsa centrale e il pallone era stato recuperato da Rahim Moore.

Insomma è la difesa che sta facendo fare il salto di qualità ai Broncos, giocando allo stesso livello (se non addirittura meglio) dell’attacco che fin dall’inizio di stagione si era mostrato davvero pericoloso sotto la guida di Peyton Manning.

Anche in quel di Baltimore si è comportato in maniera discreta, cercando le corse con Moreno e col solito Manning in cabina di regia a comandare le operazioni con grande sicurezza e tranquillità.

Moreno sta garandendo un buonissimo apporto alla causa, domenica ha corso per 118 yards realizzando 1 TD e compiendo alcune giocate notevoli come quando ha letterlmante saltato Ed Reed che cercava di placcarlo, non uno qualunque. La prestazione di domenica è stata riconosciuta anche dalla lega, infatti è stato nominato AFC Offensive Player of the Week. Read on »

AFC West Champions!

Questa è la notizia, quasi scontata visto come sta andando la stagione, ma ora ufficiale! I Denver Broncos bissano il successo di division ottenuto lo scorso anno, in modo però molto più netto, con ben 4 giornate di anticipo e con un record di 9-3 che è già migliore dell’8-8 con cui si è chiuso il “miracolo Tebow” l’anno passato.

Domenica bastava vincere contro i Bucs e la vittoria è arrivata, con uno sforzo relativamente basso, si è spinto l’acceleratore nel terzo quarto, 21 punti a referto, e la partita in equilibrio fino a quel momento si è spezzata a favore dei padroni di casa.

In effetti la partenza era stata buona con il touchdown al primo drive offensivo. Un touchdown da ricordare per chi lo ha realizzate, il DT (si avete letto bene, defensive tackle) Mitch Unrein, che in una azione di goal line era schierato come fullback, che si è liberato nell’angolo dell’endzone dopo la finta di corsa e ha colto impreparata la difesa avversaria. Discreta la sua ricezione e 7 punti a tabellone. Read on »

Una brutta vittoria è sempre meglio che una bella sconfitta. Così si può sintetizzare la domenica dei Broncos.

Come spesso capita quando tutto sembra già scritto, le difficoltà incontrate sono maggiori del previsto. I Chiefs arrivano da 5 partite perse in casa di fila quest’anno, i Broncos da 5 vittorie consecutive, il trend è chiarissimo. Una delle squadre più in forma contro una delle più disastrate. Non ci dovrebbe essere storia. E invece non va tutto come previsto, o quasi.

Kansas City è sempre un posto difficile dove andare a vincere per i Broncos, e i derelitti Chiefs di quest’anno vogliono rendere dura la vita ai leader della divisione. Brady Quinn (ex non certo rimpianto) guida l’attacco dei rossi, che si affida come ampiamente previsto al gioco di corse per cercare di tenere seduto in panchina Peyton Manning e mettere in difficoltà la difesa dei Broncos, in gran forma ma che ha dimostrato proprio nel contenere le corse il suo tallone d’achille.

La tattica riesce, all’inzio i Chiefs inanellano un serie di guadagni importanti con Jamal Charles, Peyton Hillis (altro ex), Shaun Draughn e Dexter McCluster, anche se in redzone la difesa dei Broncos tieni e limita i Chiefs a due field goal nei primi due drive. Nel mezzo un three and out dei Broncos che non partono con il piede giusto.

Se n’è già andato quasi tutto il primo quarto che i Chiefs controllano con le loro corse, lasciando correre il cronometro e non rischiando nulla, anche perchè i primi down arrivano e la posizione sul campo migliora a ogni giocata. I Broncos utilizzano invece una tattica opposta, poche corse anche perchè c’è Willis McGahee in infermeria e il suo posto è preso da Knowshon Moreno, che passa dalla tribuna al ruolo di titolare, lasciando a Lance Ball e Ronnie Hillman i ruoli di comprimari per la posizione di running back. Poche corse dunque e come sempre molti passaggi, ma non sempre a segno. La difesa dei Chiefs non è poi male, le secondarie coprono bene il campo e Manning è messo sotto pressione più del solito. Il risultato è un drive così così che viene chiuso con l’errore di Matt Prater che sbaglia un field goal dalle 47 yards.

Nel secondo quarto la trama del match non cambia, i Chiefs corrono ma la difesa sta iniziando a prendere le misure contentendo meglio i running back avversari. L’attacco prova a costruire qualcosa ma Manning quando prova a sparare sul profondo viene intercettato da Brandon Flowers e l’attacco rimane ancora a secco. Read on »

Era la partita decisiva per la vittoria in division, e i Broncos non si sono lasciati scappare l’occasione. Allo Sports Authority Field at Mile High va in scena il rematch di quello che poche settimane fa ha segnato il punto di svolta della stagione. La grande rimonta nel secondo tempo contro i Chargers ha dato il via a una serie di vittorie convincenti per i Broncos che non volevano certo ricambiare il favore ai rivali di division.

La partita è stata dominata nella prima parte di gara dalla difesa dei Broncos, che ha lasciato qualcosa come 55 yards di total offense in tutto il primo tempo ai Chargers, incapaci di orchestrare un drive degno di questo, con le corse stoppate subito dalla linea e dai linebacker, e i passaggi di Rivers buoni per gli addetti a bordocampo con il ricevitore più vicino a 5 metri di distanza. Difficile vedere una pochezza offensiva così evidente da parte dei Chargers degli ultimi anni, solitamente capaci di mettere in grave difficoltà i Broncos con la coppia Rivers-Gates. Read on »